Scheda n. 7735

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1710-1740

Titolo

Cantata à voce sola / Del Sig.r Baron d’Astorga

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Astorga, Emanuele d’ (1680-1757)

Fa parte di

Cantate da camera (n. 7719/16)

Redazione

[Napoli : copia, 1710-1740]

Descrizione fisica

C. 100-106 [olim 76-82]

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Ladd 1982: n. 42, p. 244

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Clori vorrei narrarti
2.1: Allegro(aria, la minore, c)
Negl’occhi ho la favella,
3.1: (recitativo, c)
Ma, che mi vale ahi lasso
4.1: (aria, sol maggiore, 3/4)
Saetta pur saetta

Trascrizione del testo poetico

Clori vorrei narrarti
Quel, che so, che ben sai e scaltra fingi.
Vorrei dir che tu stringi
L’alma tra lacci, e che tu sola sei
Del mio lungo penar bella cagione.
Ma perché temo, oh Dio?
Con silenzio loquace,
Sfogo piangendo, e parla il cor che tace.

Negl’occhi ho la favella,
E non intendi, o bella
La pena del mio cor.
Pensa, e saprai qual sia
L’acerba pena mia,
Che mi tormenta ogn’or.

Ma, che mi vale ahi lasso,
Mandar dal cupo seno
Mille ardenti sospiri,
Sgorgar dagl’occhi un lagrimoso fiume
Se la mia bella Clori,
Non l’accoglie nel seno,
Ah Cupido crudele,
Perché ferirmi il cor col dardo d’oro
Se non accendi l’alma
Dell’idolo crudel, per cui mi moro.

Saetta pur saetta
La bella che m’alletta
Pietoso Dio d’amor.
Ferisci, accendi, impiaga.
Il sen della mia vaga,
O sana la ferita,
Ch’apristi nel mio cor.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.4.24 (olim Cantate 102).16

Scheda a cura di Emiliano Giannetti
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