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Titolo uniforme
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Bibliografia
Trascrizione del testo poetico
Peccai Signor peccai.
Sparso di tanto errore
Non sostien di mirar timido il cuore
Del tuo volto sdegnato i vivi rai:
Peccai, Signor, peccai.
Pene, affanni, sospiri,
Doglie, pianti, martiri
Voi, voi veloci a tormentarmi invoco:
A chi peccò sol’una morte è poco.
Son’io Signor, son’io,
Che di pietade ignudo
Di flagello mortal, di ferro crudo
In te la destra armai del popol rio:
Son’io, Signor, son’io.
Ire, inganni, terrori,
Fiamme, furie, furori,
Voi voi prendete or la mia vita a gioco.
A chi peccò sol’una morte è poco.
Son reo, Signor, son reo.
Io dal tuo petto esangue
Correr feci crudel fiumi di sangue:
Tanto questa mia mano oprar poteo.
Son reo, Signor, son reo.
Sdegni, ardori, lamenti,
Duolo, gridi e tormenti.
Voi, voi versate in me ruine e foco.
A chi peccò sol’una morte è poco.
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Borromini
collocazione S. Borr. Q.IV.223.113
Scheda a cura di Nadia Amendola