Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Testo per musica a stampa
Data
Data certa, 1667
Titolo
Le disgratie non durano sempre
Presentazione
Legami a persone
autore del testo per musica: Benigni, Domenico (1596-1653)
Fa parte di
Pubblicazione
Copia
Descrizione fisica
Parte terza, p. 87
Filigrana
Non rilevata
Note
Il testo è messo in musica da Orazio Michi (I-Rc, 2472) e da Domenico Mazzocchi (Musiche sacre e morali a una, due e tre voci, 1640).
Titolo uniforme
Disdegnoso il ciel fremea. Forma non specificata, Le disgratie non durano sempre
Repertori bibliografici
Bibliografia
Trascrizione del testo poetico
Disdegnoso il Ciel fremea,
E piovea
Tra tempeste e tra saette
Sui mortali aspre vendette:
Quand’ecco apparì
Sereno, lucente il carro del dì.
E l’ira del Cielo non tonò più,
Soffrite qua giù
Con alma costante:
Fortuna si stanca o cangia sembiante?
Tempestoso il mar se’n gìa,
Et ardìa
Con spavento oltre le sponde
Su le stelle inalzar l’onde:
Quand’ecco volò
Gelato aquilone e l’ire placò;
E l’onde del mare non fremean più.
Soffrite qua giù
Con alma costante;
Fortuna si stanca o cangia sembiante?
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
I-Rv - Roma - Biblioteca Vallicelliana
fondo Borromini
collocazione S. Borr. Q.IV.223.105
fondo Borromini
collocazione S. Borr. Q.IV.223.105
Scheda a cura di Nadia Amendola