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Filigrana
Titolo uniforme
Bibliografia
Trascrizione del testo poetico
Strofe prima:
Se di Marte campione
A feroce destrier premendo il dorso
Ratto spingerlo al corso
A me non lice in glorioso agone;
Se de’ più forti in schiera
Di ferite maestra
Grave d’asta guerriera
Io non movo la destra;
Per te DONNA sublime, oggi in Parnaso
Farò, che per lo Ciel voli il Pegaso.
Antistrofe prima:
Tra faville di gloria
In teatro men fiero e più giocondo
Vegga divoto il mondo
Del tuo nome immortal l’alta memoria.
Chi ha di mirar vaghezza,
Come pudica avvampi
Non caduca bellezza
Di duo begli occhi ai lampi;
Nel tuo volto sereno il guardo affissi
E vedrà un sol che mai non soffre ecclissi.
Epodo primo:
Chi pria, che sciolto dal mortal suo velo
Brama i concenti de l’eteree rote;
Senta tue saggie note
E vedrà ne’ tuoi labri accolto un Cielo;
Cielo, ov’il Cielo espresso
Ha voluto se stesso
E ’l parlar di là su; ch’in tali accenti
Parlan, se parlan mai, l’eteree menti.
Strofe seconda:
Qual sia puro intelletto
Che di poggiar a sì bel Ciel presuma?
Non giunge debol piuma,
Dove ha gloria immortal l’albergo eletto.
Nel tuo petto innocente
Valor splende e riluce,
Che qual novo Oriente
Il mondo empie di luce
E può degl’anni e de l’invidia a scherno,
Far ch’il tuo nome altrui fiammeggi eterno.
Antistrofe seconda:
Ma splendori sì chiari
Troppo degli onor tuoi vasto è l’arringo:
Forse sia meglio, ch’a tacere imparo.
Ma tacer non degg’io,
Ch’entro virgineo coro
Fregia castalio rio
Le tue chiome d’alloro;
Qualor chiara fra cigni in mezo agli ostri
Verghi le carte e fai splender gl’inchiostri.
Epodo ultimo:
Ma dove corro? e chi svelar presume
D’un abisso di luce i raggi ardenti?
Qui son muti gli accenti
E perde Euterpe a tanti rai le piume.
Odi pria di mia mano
Del gran carro sovrano
Regger gli orbi oserei, che de’ tuoi rasiri
Tentar il peso, o lo splendor degli Asiri.
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Borromini
collocazione S. Borr. Q.IV.223.23
Scheda a cura di Nadia Amendola