Scheda n. 7603

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Testo per musica a stampa

Data

Data certa, 1667

Titolo

Al Signor Berlingerio Gessi. In morte del signor Claudio Acchillini

Presentazione

Legami a persone

autore del testo per musica: Benigni, Domenico (1596-1653)

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

Parte prima, pp. 109-111

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Alma, che di mortal spoglia si veste. Forma non specificata, Al Signor Berlingerio Gessi. In morte del signor Claudio Acchillini

Bibliografia

Trascrizione del testo poetico

Alma, che di mortal spoglia si veste,
Musa, non far più di tue rime il segno:
L’arco del nostro ingegno
Altrove omai le tue saette appreste.
Per le tombe funeste
Gloria, che luminosa avampi e splenda;
Questo mio cor solo a ferir si prenda.

Dolce speme non mai d’aurea mercede
De’ di mia cetra risonar le corde:
Brame d’aver ingorde
Non moveran su ’l mio Parnaso il piede.
Entro gemmata fede
Arda corona d’or, lucido scettro:
Regio fulgor non mi lusinga il plettro.

Di lei, che cieca i suoi favor dispensa
Sdegna l’opre mirar ciglio Febeo,
Dove chiaro trofeo
Spiega virtù, ch’è di se stessa accensa,
Là di girar sol pensa
I più fulgidi rai Pindo e Parnaso
E sol virtù, che non conosce occaso.

Cruda morte ben può d’atro veleno
Armar la corda e con nemica guerra
Empia far sì, che a terra
Caggia spoglia caduca e venga meno;
Ma che? Nome, ch’in seno
De l’immortalità splende su l’alto;
D’arco saettator non teme assalto.

Se mendaci mio stil formi gli accenti
CLAUDIO, tua gloria il sa, ch’eterna e sola
Luminosa sen volta,
Or ch’il tuo frale in duri sassi algenti
Chiude la rea, ch’intenti
Sempre ha suoi strali a novi danni e solo
Pace sa ritrovar nel nostro duolo.

Odi fronte febea stille divine!
Tu d’Appollo guerrier, d’Astra campione,
Con lucide corone
Sparso di bel sudor fregiasti il crine.
Di frondi pellegrine
Nobil serto nutrì per te la senna
Glorioso tributo a la tua penna.

Or chi di questa oggi seguir lontano
Ardisce il volo? ah che non giunge a tanto
De la mia cetra il canto:
I tuoi pregi appressar desir sia vano.
Per sentiero sovrano
Corte tua gloria e di serene e belle
Luci comparsa ha in Ciel meta di stelle.

Ma se cantando a bel desir concesso
Tanto non è con man pietosa in sorte
Oggi ad onta di morte
Questi, ch’io colsi almen fiori in permesso,
A la gran tomba appresso
Spargi tu BERLINGIERO e del gran Cigno
L’ossa non turbi mai raggio maligno.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rv - Roma - Biblioteca Vallicelliana
fondo Borromini
collocazione S. Borr. Q.IV.223.20

Scheda a cura di Nadia Amendola
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