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Descrizione fisica
Filigrana
Titolo uniforme
Trascrizione del testo poetico
Non portò Febo mai
Alla Reggia d’Egitto
Più fortunato Dì, più bella Luce.
ANTONIO invitto il gran Romano Duce
Vincitore amoroso
Lieto oggi siete a Mensa trionfante
Dell’Egizzia Reina amato Amante.
A gli affanni d’illustre Vittoria
Il Riposo che accresce la Gloria
E’ la Gioja di nobile Amor.
A chi vinse l’Ostile fierezza
Quanto è caro che altera Bellezza
Ceda poi la conquista del Cor!
Ma qual potrei dar segno
DI tanta pompa in un regal Convito,
Che fosse degno d’un’Eroe sì grande,
Ed a’sovrani Affetti miei gradito?
Questa di puro Cielo
Lucida bella e preziosa Figlia,
PERLA maggior di quante
Cadesser mai dal lembo dell’Aurora
Nel bianco sen d’oriental Conchiglia;
Questa stempera cogl’io
Per farne a’ Labbri tuoi Bevanda illustre
Qual conviensi al tuo Merto e all’Amor mio.
Stemprar se potess’io
Il Cor che n’à desio;
Pegno d’amor più degno
Avresti o Caro allor:
Ma se fedel sarai
Sciolto lo sentirai
In fervidi sospiri
Dal mio costante Amor.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione KW 756 B 3.34
Scheda a cura di Giacomo Sciommeri