Scheda n. 7399

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1650-1700

Titolo

Sinfonia / Di Pausilippo Serenata a Voce sola con VV. del S.r Antonio Farina

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Farina, Antonio (sec. 17.)

Fa parte di

Redazione

[S.l. : copia, 1650-1700]

Descrizione fisica

C. 13-26

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano, 2 violini e continuo

Repertori bibliografici

Bibliografia

Friggi 2013: I, 106-111; II, 21-45 (edizione)

Descrizione analitica

1.1: Adagio(sinfonia, re minore, c)
2.1: (recitativo, c)
Di Pausillipo in su l’herbosa sponda
3.1: (aria, re minore, c)
Adorate luci belle
4.1: (aria, c3/4-3/2)
Amarilli mia speme gradita
4.2: (aria, c3/4-3/2)
Di quest’alma tiranna amorosa
5.1: Ritornello(interludio strumentale, c)
6.1: (aria, re minore, c)
Son morto al contento
7.1: Ritornello(interludio strumentale, re minore, c)
8.1: (recitativo-arioso, re minore, c-3/2)
O martirio crudel tormento eterno

Trascrizione del testo poetico

Di Pausillipo in su l’herbosa sponda
Cui bacia il piè per riverenza l’onda
L’infelice Daliso
Sovra d’un scoglio assiso
All’hor ch’in mar precipitava il dì
Doppo mille sospir disse così:

Adorate luci belle
Chi da me v’allontanò.
Se disparver le mie stelle
Sempre cieco homai vivrò.
Questo cor non è più core
Da che lungi da voi sta
E frenetico d’amore
Voi chiamando ogn’hora va.

Amarilli mia speme gradita
Mio core mia vita
Mio caro tesoro.
Ah ah tu sei lungi
Ed io come non moro

Di quest’alma tiranna amorosa
Mia gioia vezzosa
Mio dolce conforto.
Ah tu sei lungi
Ed io pur non son morto.

Son morto al contento
Son vivo al tormento
E vuol la mia sorte
Ch’in braccio alla morte
Penando ad ogn’hora
Sempre viva morend’e mai non mora.

O martirio crudel tormento eterno

Ch’è lungi dal suo ben prova un inferno.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.5.32 [olim Cantate 37].2

Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni
Ultima modifica: