Scheda n. 7398

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1690-1720

Titolo

Cantata / del Sign Gaudentio Carrara

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Gaudentio Carrara

Fa parte di

Cantaten (n. 7364/8)

Redazione

[S.l. : copia, 1690-1720]

Descrizione fisica

P. 67-75

Filigrana

Non rilevata

Note

Testo incentrato su Agrippina, madre di Nerone; n. delle pagine moderna

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Dispera ormai dispera
2.1: (aria, re maggiore, 2/4)
Su recidi ecco le vene
3.1: (recitativo, c)
Nelle guerre d’amore
4.1: (aria, do maggiore, 12/6)
Saprò ben vincere
5.1: (recitativo, c)
Felice tomba mia
6.1: (aria, do maggiore, 2/8)
Perché madre, perché amante
7.1: (recitativo, c)
E tu figlio perdona amato mio
8.1: (aria, la minore, 3/8)
Ma sovvengati almeno

Trascrizione del testo poetico

Dispera ormai dispera
Di spaventarmi o morte
Bella sei, m’innamori
Se tu falce più fiera
Mietendo i giorni miei
Frutta di regia sorte
Al mio Neron gl’onori
Ti bramo ti sospiro e da te voglio
Alla madre un contento al figlio un soglio.

Su recidi ecco le vene
Su trafiggi eccoti il seno
I momenti mi son pene
Il respiro m’è velen.

Nelle guerre d’amore
Sono palme i cipressi
Campidoglio i sepolcri
Su trionfa mio cuore
Fa pompa al figlio mio della mia fede
Quegli sul tron io nella tomba il piede.

Saprò ben vincere
Ancor cadendo
Ancor morendo
Trionferò
Più bella gloria
Di tal vittoria
Amor di madre
Vantar non può.

Felice tomba mia
Se a Claudio puoi fiorire scettri
E germogliar corone
Purché regni Nerone
Darò troppo ( l’apprezzo)
La vita in dono ed il mio sangue in prezzo.

Perché madre, perché amante
So dar vita e so morir
So d’amor esser felice
E d’un figlio più felice
So morendo partorir.

E tu figlio perdona amato mio
Se troppo avara fui nel darti vita
A te la diedi, e la ritenni anche io
Prendila acciò la tua più nobil sia
A te l’anima mia.

Ma sovvengati almeno
Allor che l’ostr’ al seno
Ti cingerai un dì.
Sovvengati mio bene,
Di chi con queste vene
Lo tinse e poi morì.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

B-Bc - Bruxelles - Conservatoire Royal, Bibliothèque
collocazione 26192.8

Scheda a cura di Arianna Ruggieri
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