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Tipo documento
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Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
Mentre un zefiro altero
No, non più lacci non più strali
Per un idol di sasso
Fra tante e tante pene
Piangi ma piangi invan che l’aure e l’onde
Quando amor impiaga un seno
Trascrizione del testo poetico
Mentre un zefiro altero
Con la sferza dell’ali
Tormentava l’ardor de lampi estivi
Del mar presso a la sponda
Cui baciavan l’arene i salsi argenti
Mesto e solingo un dì
D’amor mi dolsi e lacrimai così.
No
Non più lacci non più strali
Son legato
Son ferito hai vinto amor.
Nell’incendio di tua face
La mia pace
Lasciò il core abbandonato
Che si strugge in tanto ardor.
Per un idol di sasso
Cuol Cupido ch’io mora
E la mia fé negletta
Di severa beltà l’orgoglio adora
Stelle barbare voi tiranne
Il mio voler rapite
O la mia fé cangiate
O qual rigore
Ch’in sen di Filli fa di gelo il core.
Fra tante e tante pene
O voi del mio tormento
Pietà pietà vi chiede
Il cor tiranne stelle.
D’amor fra le catene
Men crudi un sol momento
Desta di Filli il cor le luci belle.
Piangi ma piangi invan che l’aure e l’onde
Ascoltan mie querele e sorde intanto
Nacquer i miei sospir
Posaro al pianto mio
Cor mio se di fortuna
Spira un’aura nemica
Per non restar tra le tempeste assorto
Chiudi le sparse vele e riedi al porto.
Quando amor impiaga un seno
È vele di quella vita
Ove giunge col suo ardor.
Fiamme accende in un baleno
E poi lascia senza aita
L’impiagato acceso cor.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 34.5.12 (olim Cantate 266).65
Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni