Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Titolo uniforme
Organico
Descrizione analitica
Dunque Irene vorrai
Ciò che provar non spero
Ma qualunque aver possa in voi contento
Pastorello se vede rapito
Trascrizione del testo poetico
Dunque Irene vorrai
Abbandonar al fin chi tanto t’ama
E con orrida brama
Dirlo potesti un dì or lo farai
Pietà dunque sperar solo degg’io
Amiche salve in voi e non da Irene
Mosse dal pianto mio dalle mie pene
Più di colei pietose
O men crudeli almeno
Accoglietemi voi nel vostro seno.
Ciò che provar non spero
Dal ben che mi tradì
Spero trovar un dì da questi sassi
Fatto il destin men fiero
L’istessa crudeltà
Al fin Dolce pietà per me farassi.
Ma qualunque aver possa in voi contento
Sempre sarà maggiore
Dell’afflitto mio core il rio tormento
Sempre torbido e nero, il mio pensiero
Andrà vagando a questi boschi intorno,
E la fatal cagion del pianto mio
A me presente oh Dio
Nella confusa mente sempre ogetto
Sarà d’affanno e duolo
Misero intanto e solo
Or ch’ho perduto Irene
Fra l’innocenti nostre aure serene
Pace trovar non credo
Finché la belva e il rapitor io vedo.
Pastorello se vede rapito
Dall’ovile il più candido agnello
Mesto piange gridando dov’è
E in veder quella belva vorace
Che fugace la preda sen vola
Move invano anelante il suo piè.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 15158.1
Scheda a cura di Ilia Camerlingo