Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Si conservano altre due fonti per la cantata, rispettivamente in I-MOe Mus. F. 1385 (5) e Sant.Hs.854(9). cfr. schede 3780 e 4473. In entrambe le fonti l’aria 3.1 ha una seconda strofa, che qui manca, con versi: Duri scogli, ch’invano percote | Vecchio alato con denti tiranni | Rupi eccelse, più ferme ed immote | Dopo i colpi di mille e mill’anni | Col mio core non ha che sembianza | D’incostante la vostra costanza.
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
Ruscelletto amoroso
Che son le pene mie di lui più amare
Onde belle, cristalli spumanti
Filli crudel, ma sento
Ti porgerà col pianto il mio dolore
Trascrizione del testo poetico
Ruscelletto amoroso,
Che fuggendo te stesso
Vai pur correndo a te medesmo appresso,
Fermati alquanto e in solitarie arene
Ascolta le mie pene,
Va poi e conta al mare,
Che son le pene mie di lui più amare.
Onde belle, cristalli spumanti,
Ch’indefessi mai sempre correte
E correndo con fughe incessanti
Sol nel moto trovate la quiete.
È la fede di Fillide altera
Cento volte di voi più leggiera.
Filli crudel, ma sento
Nel profondo del core
Offuscata la voce al mio tromento.
Va ruscelletto innocente,
Tu mai non posi e mai non poso anch’io
Va pur, affretta il passo,
Ch’abbondante soccorso
Per compensar le tue brevi dimore
Ti porgerà col pianto il mio dolore.
Risorse online
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Mus. 1.I.2,1.10
Scheda a cura di Chiara Pelliccia