Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, tra il 1690 e il 1710
Titolo
Laceratemi tormentatemi
Presentazione
Partitura
Fa parte di
Cantate diverse (n. 7342/1)
Redazione
Copia
Descrizione fisica
C. 1-6v
Filigrana
Non rilevata
Titolo uniforme
Laceratemi tormentatemi. Cantata
Organico
Soprano e continuo
Descrizione analitica
1.1: (refrain, do minore, c)
S, Laceratemi tormentatemi
S, Laceratemi tormentatemi
2.1: (aria, si♭ maggiore, 3/2)
è più fosco dell'ombre quel dì
è più fosco dell'ombre quel dì
3.1: (refrain, do minore, c)
Laceratemi tormentatemi
Laceratemi tormentatemi
4.1: Adagio(aria, fa minore, c)
S, Cieco nume, ah, che facesti
S, Cieco nume, ah, che facesti
5.1: Allegro presto(aria, sol minore, c)
S, Il ritratto della grazia
S, Il ritratto della grazia
6.1: Adagio(aria, sol minore, 3/2)
Eterno è l'inferno
Eterno è l'inferno
7.1: (refrain, do minore, c)
S, Laceratemi tormentatemi
S, Laceratemi tormentatemi
8.1: (recitativo, c)
E fia che lacrimar sempre mi tocchi
E fia che lacrimar sempre mi tocchi
8.2: (aria cavata, do minore, 3/2)
S'ho perduto il mio ben si perdan gl'occhi
S'ho perduto il mio ben si perdan gl'occhi
Trascrizione del testo poetico
Laceratemi, tormentatemi
Rimembranze del mio ben.
E più fosco dell’ombre quel dì
Ch’il mio sole rendeva seren
Come tosto dagl’occhi sparì
Più veloce d’aereo balen.
Laceratemi, tormentatemi
Rimembranze del mio ben
Cieco Nume, ah, che facesti
Nel morto mio core
A forza d’ardore
Quel ben che perdei,
Crudele che sei,
Al vivo pingesti.
Il ritratto della grazia
E di presto estinto amore
E una vipera che strazia
E una morte che non more
Eterno è l’inferno
Dell’arso mio sen.
Laceratemi, tormentatemi
Rimembranze del mio ben.
E fia che lacrimar sempre mi tocchi
S’ho perduto il mio ben si perdan gl’occhi.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
D-Dl - Dresden - Sächsische Landesbibliothek - Staats-, und Universitätsbibliothek
collocazione Mus. 1.I.2,1.1
collocazione Mus. 1.I.2,1.1
Scheda a cura di Chiara Pelliccia