Scheda n. 7094

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1831

Titolo

Ohimè chi mi risveglia e chi contende

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Bononcini, Giovanni (1670-1747)
possessore: Pisani, Pietro (1761-1837; Barone)

Fa parte di

Redazione

[S.l. : copia], 1831]

Descrizione fisica

P. 1-13

Filigrana

Note

A p. 1 notato in alto forse da due mani diverse il nome "Bononcini"; in corrispondenza del primo pentagramma il timbro corsivo ad inchiostro nero "Pisani"; lungo il margine destro della pagina si notano anche altri due timbri (il timbro riquadrato R. COLLEGIO DI MUSICA ad inchiostro nero presente anche su tutte le altre carte ad eccezione della p. 331 ed il grande timbro rotondo ad inchiostro violetto con la dicitura BIBLIOTECA ed uno stemma inscritti, recante tutt’intorno lungo la circonferenza le parole R. CONSERVATORIO DI MUSICA "VINCENZO BELLINI" - PALERMO, presente anche alle pp. 5 e 330). Come nuovamente a p. 330 (ma in quel caso la seconda cifra è un timbro) presenti anche le cifre 2 e 67 separate da una linea e barrate da una X, sempre a destra all’interno della pagina, in basso. A p. 13 si nota il piccolo timbro rotondo ad inchiostro bruno (presente anche alle pp. 17, 49, 53, 65, 77, 330) con inscritta la parola BIBLIOTECA e lungo il contorno del cerchio una stella e la dicitura CONSERVATORIO DI MUSICA "VINCENZO BELLINI" - PALERMO (vedi immagini).

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
S, Ohimè chi mi risveglia e chi contende
%C-1$xFC@c 8-''8E4C8-8C8D8E/!'x8G!f6-6G6A6B!8B!f6-6B''6C6D/
2.1: (aria, fa♯ minore, 3/4)
S, Par che porga il bel volto adorato
3.1: (recitativo, c)
S, Ma mentre il cor nel dolce inganno involto
4.1: (aria, la maggiore, c)
S, No mio cor non t'ingannare
5.1: Vivace(recitativo-arioso, c)
S, Così vuole il mio fato e vuol che sia

Trascrizione del testo poetico

Ohimè chi mi risveglia e chi contende
L’amabil sonno al core
Hor ch’all’idea risplende il mio bel sol
Con un balen d’amore
Torna a Titon troppo import’una Aurora
Che con languidi rai
Vieni a involar non a portarmi il sole
E consenti a’ miei guai
Figlia dell’ombre un’apparente pace
Ch’inganna è ver ma dà diletto e pace.

Par che porga il bel volto adorato
Il candor della mano vezzosa
Pria la stringo e col labro infiammato
Poi vi stampo una frode amorosa.

Ma mentre il cor nel dolce inganno involto
Pendea false lusinghe
Svanì l’amato volto
Onde il caro pensier mesto e confuso
Dell’antico pensier risveglia l’uso.

No mio cor non t’ingannare
Sol sei scopo dei rigori
Fu una larva e non fu Clori
Che ti dié gioie si care.

Così vuole il mio fato e vuol che sia:
Gloria della tua fede il tuo gran duolo
E s’una volta solo
Folle osasti sperar sorte men ria
Fu quell’ombra che sparve e in un momento
Scherzo di breve sonno il tuo contento.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-PLcon - Palermo - Biblioteca del Conservatorio di Musica "Vincenzo Bellini"
fondo Pisani
collocazione Arm. I Pis. 2.1

Scheda a cura di Irene Scalia
Ultima modifica: