Scheda n. 464

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1792

Titolo

La Tempesta | Di Bonifazio Asioli da Coreggio

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Asioli, Bonifazio (1769-1832)
autore del testo per musica: Metastasio, Pietro (1698-1782)

Fa parte di

[Cantate e Duetti] (n. 461/5)

Redazione

[S.l. : autografo, 1792]

Descrizione fisica

P. 161-184

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e pianoforte

Repertori bibliografici

Brunelli 1965: II, 711-713
Finzi 1930: p. 57 n. 61

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: Allegro presto(recitativo, c/2)
S, No non turbarti o Nice io non ritorno
2.1: (aria, mi♭ maggiore, 3/4)
S, Ma tu tremi o mio Tesoro
3.1: (recitativo, )
S, Siedi sicura sei nel sen di questa
4.1: Andante con moto(aria, fa maggiore, 3/4)
S, E pur fra le tempeste

Trascrizione del testo poetico

No non turbarti o Nice io non ritorno
A parlarti d’amor so che ti spiace
Basta così.Vedi che il ciel minaccia
Improvvisa tempesta alle capanne
Se vuoi ridurre il gregge io vengo solo
Ad offrir l’opra mia che non paventi
Osserva che a momenti
Tutto s’oscura il ciel che il vento in giro
La polve innalza e le cadute foglie
Al fremer della selva al volo incerto
Degli augelli smarriti a queste rare,
Che ci cadon sul volto umide stille
Nice io preveggo ah non tel dissi, o Nice
Ecco il lampo ecco il tuono or che farai
Vieni senti ove vai non è più tempo
Di pensar alla greggia in questo speco
Riparati frattanto io sarò teco.

Ma tu tremi o mio Tesoro
Ma tu palpiti cuor mio
Non temer con te son io.
Né d’amor ti parlerò.
Mentre folgori e baleni
Sarò teco amata Nice
Quando il ciel si rassereni
Nice ingrata io partirò.

Siedi sicura sei nel sen di questa
Concava rupe infin ad or giammai
Fulmine non percosse
Lampo non penetrò l’adombra intorno
Folta Selva d’allori
Che prescrive del ciel limiti all’ira
Siedi bell’idol mio, siedi e respira.
Ma tu pure al mio fianco
Timorosa ti stringi e come io voglio
fuggir da te, per trattenermi annodi
Fra le tue la mia man rovini il Cielo
Non dubitar non partirò bramai
Sempre un sì dolce istante ah così fosse
Frutto dell’amor tuo non del timore
Ah lascia o Nice ah lascia
Lusingarmene almen chi sa? Mi amasti
Sempre forse finor fu il tuo rigore
Modestia e non disprezzo e forse questo
Eccessivo spavento
È pretesto all’amor parla che dici?
M’appongo al ver tu non rispondi abbassi
Vergognosa lo sguardo
Arrossisci sorridi intendo intendo
Non parlar mia speranza
Quel riso quel rossor dice abbastanza.

E pur fra le tempeste
La calma ritrovai
Ah non ritorni mai
Mai più sereno il dì.
Questo de’ giorni miei
Questo è il più chiaro giorno
Viver così vorrei
Vorrei morir così.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-CORc - Correggio - Biblioteca Comunale
collocazione 44.8.4.1800.5

Scheda a cura di Raffaella Barbetti
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