Scheda n. 7024

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1660-1700

Titolo

Sotto l’ombra d’un faggio

Presentazione

Partitura

Fa parte di

17 Cantate (n. 6929/16)

Redazione

[S.l. : copia, 1660-1700]

Descrizione fisica

P. 289-297 [c. 145-149]

Filigrana

Non rilevata

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo-arioso, c)
Sotto l’ombra d’un faggio Tirsi su l’herba assiso
2.1: (aria, si♭ maggiore, c)
Aurette volanti
3.1: (aria, mi♭ maggiore, 3)
Troppo caro è quell’ardore
4.1: (recitativo, c)
Ma che dove son io?
5.1: (aria cavata, 3)
Per mio duol basta sol
6.1: (recitativo-arioso, c)
Ferma Giove deh ferma
7.1: (aria, si♭ maggiore, c6/8)
O voi de gl’antri horribili
8.1: (aria, si♭ maggiore, c)
Luci belle del mio bene
9.1: (recitativo-arioso, c)
Così Tirsi languia

Trascrizione del testo poetico

Sotto l’ombra d’un faggio
Tirsi su l’herba assiso
Tirsi pastor che per la bella Clori
Chiudea nel sen un mongibel d’ardore
Doppo pianti e sospiri
Li suoi gravi martiri
Con flebili lamenti
Narrando all’aure ai venti
Mesto e soletto
Vaneggiando d’amor disse così:

Aurette volanti
Il coso fermate
Ruscelli vaganti
La fuga arrestate
Sentite che fate
Volgetevi a me
I suoi tormenti ad ascoltare v’invita
Ne deliri d’amor alma impazzita.

Troppo caro è quell’ardore
Ch’il mio petto incenerì
Dolce fulmine d’amore
Che quest’anima ferì
Se perdei la libertà
Per un crin ch’ai lacci d’oro
Della mia servitù la sorte adoro.

Ma che dove son io?
Chi m’invit’agli assalti
Qual di bellica tromba
Strepitoso spavento
Con risonanti carmi
Alla guerra mi chiama all’armi all’armi
No no seguir non vo genio pugnace
Marte rimant’in pace.
Lungi dal petto mio spirti guerrieri
Per mio duol basta sol
La battaglia crudel de miei pensieri.

Ferma Giove deh ferma
La tua destra tonante
Non avventar più fiamme
Su questo mio corpo ohimè
Che mi basta
Quell’ardor che nel mio petto
Ha suscitat’Amor.

O voi de gl’antri horribili
Belve fierissime
Correte qui
Sbranatemi uccidetemi
Io vo morir sì sì.

Luci belle del mio bene
Ch’alle stelle invidia fate
Deh girate più serene
L’influenze a questo cor
Ch’al vostro splendor
Di fuoco diviene
Luci belle del mio bene.

Così Tirsi languia
D’amorosa follia
E fatto pausa alquanto
Volea seguir il canto
Ma per troppo dolore
Con deliqui amorosi
Pallido e semivivo all’erbe in seno
Tolse il fiato alla voce e venne meno.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

B-Bc - Bruxelles - Conservatoire Royal, Bibliothèque
collocazione 15322.16

Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni
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