Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
L’appellativo "L’addio della cantata" in questione è ricavato da altre fonti: non è direttamente riportato nell’esemplare B-Bc 650.
Titolo uniforme
Organico
Descrizione analitica
Luce degli occhi miei Filli adorata
Ove tu ben mio non sei
Ma se pure il destino
Contento forse vivere
Trascrizione del testo poetico
Luce degli occhi miei Filli adorata,
E pensi, e vuoi al mar crudele al vento
Commetter la tua vita
E non paventi l’ire
Dell’infido elemento
Ne pur ti duole ingrata,
Me qui lasciar, che per te ardo ogn’ora
D’amoroso desire
Ah se tu parti, io qui morrò dolente
In duro aspro martire
I giorni mesti e l’ore
Dura mercede al mio fedele amore.
Ove tu ben mio non sei
Tutto spiace agl’occhi miei
Parmi sempre notte oscura
Né risplende il sol per me
Ove tu sei tutto splende
Solo pace e sol riposo
Questo core innamorato
Sa trovar mia vita in te.
Ma se pure il destino,
Che tu parta da me Fille ha prescritto
Sian brevi le dimore,
E riedi tosto a ravvivarmi il core:
Quindi speranza mia
Fa’ che de’ tuoi pensieri
Unico abbietto sia
La mia fe’, la mia pena, e l’amor mio.
Sospira anche tal’or,
E di: “oh Dio fosse qui meco ancora,
Il mio caro Mirtillo”,
Forse in parte così temprar potrei
Frasi dolci lusinghe i mali miei.
Contento forse vivere
Nel mio martir potrei,
Se mai potessi credere
Ch’ancor lontan tu sei
Fedel dell’amor mio
Fedele a questo cor
Se mai fiamma accendere
Tanto potesse il core
Che il riducesse in cenere,
Mio ben, d’un tale errore
Saria contento il cor
Contento forse vivere…
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 650.2
Scheda a cura di Giacomo Sances