Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Titolo uniforme
Organico
Descrizione analitica
Qual da rupe scoscesa o alpestre sasso [Il recitativo si chiude in mi minore]
Tu parti e me qui lasci [Parte B: Mira crudel quell’onda, c, sol maggiore, chiusura di B in si maggiore]
Dunque possibil fia
L’onda che bacia il lido [Parte B: Aura di bella speme, la maggiore, 3/8]
Trascrizione del testo poetico
Qual da rupe scoscesa o alpestre sasso
Sgorga sonante fiumicello o rio
Che con argenteo passo
Mormorando sen corre in grembo al mare
Tali d’Ireno oh Dio
Son le lacrime amare
Che versan da begl’occhi e ‘l molle seno
Bagnan cadendo d’ogni duol già pieno.
Di tanti affanni e pene
L’altra cagion n’è solo
del suo vago Pastor del caro bene
l’improvvisa partenza.
Ma già mirando fissa
Scioglier del legno i bianchi lini ai venti
Fa il lido risuonar con tai lamenti.
Tu parti e me qui lasci
Abbandonata e sola
Sola su queste arene
In grembo alle mie pene, al mio tormento
Mira crudel quell’onda
Del pianto mio feconda
Senti che in sua favella
Già ti ridice il duol che al cor io sento
Tu parti e me qui lasci…
Dunque possibil fia
Che a me più non ritorni
L’amato ben.
Ah no che troppo offendo
Il candor di sua fede
E le promesse
Tante volte giurate
Dovrà creder bugiarde il mio pensiero?
Ah no, non fia mai vero.
Lungi dunque il sospetto
E voi morte speranze
A rinascer tornate entro il mio petto.
L’onda che bacia il lido
Del mar ancor infido
Sento mi dice al cor
Che non è mentitor il ben ch’adoro
Aura di bella speme
Lusinga le mie pene
E già promette al sen che dal dolor
Vien men dolce ristoro
L’onda che bacia il lido…
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 563.3
Scheda a cura di Giacomo Sances