Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Pubblicazione
Descrizione fisica
Filigrana
Titolo uniforme
Trascrizione del testo poetico
Qual bellezza al mio ciglio offristi amore?
Di natura un portento
M’esponesti a lo sguardo e in un momento
Al suo splendido lume arde il mio core.
Qual bellezza al mio ciglio offristi amore?
Io mirai nel ciel d’un viso
Scintillar luci sì belle,
Che a me parvero due stelle;
Ma il pensier restò deriso
Nel vedere
Ch’eran nere,
Che non ha nere stelle il paradiso;
Onde attonito poi dissi;
Sono abissi,
Ma di fulgido splendore.
Qual bellezza al mio ciglio offristi amore?
Ha veduto in un crin vago,
Stretto in seriche catene,
Lampeggiar l’Indiche arene,
Folgorar gli ori del Tago.
Ho veduto infra i confini
D’una bocca, che innamora,
Il bel pianto de l’aurora
Custodito dai rubini.
Ho veduto in sen di latte,
Cui diè Cintia i suoi candori,
Palpitar tremoli avori,
Biancheggiar le nevi intatte.
Ho veduto; ma che più;
Lingua mia taci su, su;
Basta sol, ch’io vidi al fine
Ne le bellezza altrui le mie rovine.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione ARCA VII 24.74
Scheda a cura di Nadia Amendola