Scheda n. 6660

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Testo per musica a stampa

Data

Data certa, 1674

Titolo

Querele di bella donna tradita

Presentazione

Legami a persone

autore del testo per musica: Monesio, Pietro Giovanni (?-1684)

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

Parte prima, p. 148-149

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

La tradita mia fede. Forma non specificata, Querele di bella donna tradita

Trascrizione del testo poetico

La tradita mia fede
Dall’incostanza tua, Filen crudele,
Manda sul labro mio queste querele.

Com’hai cor così crudo
Perfido ingannatore
Tiranno di mia fè, d’affetto ignudo,
Di tradir chi per te languisce e more?
Con qual furia infernal tu ti consigli?
Qual perverso rigore in te si annida,
Che gli estremi perigli
Soffri d’un’alma a te sincera e fida?
Dunque gli affetti miei
Tu così vilipendi,
E nel tuo cor, che d’altro foco accendi,
Fai, che l’infedeltà spieghi i trofei?

Così ingrato e disleale,
La tua fè posta in non cale,
L’amor mio tu ricompensi?
E ad ignobile sembianza
Su l’altar dell’incostanza
Offri vittime, ardi incensi?

Questa è l’eternità
Dell’immutabil fè,
Che tu giurasti a me?
Vanne,barbaro, va,
Che i giuramenti tuoi disperde il vento,
Mentre l’eternità cangi in momento.

Tradita mia fede,
Schernito servaggio,
Sia vostra mercede
Disprezzo ed oltraggio;
Che dono maggiore
Da infido amatore
Sperare è arroganza;
Premio d’un fido core è l’incostanza.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rv - Roma - Biblioteca Vallicelliana
collocazione ARCA VII 24.69

Scheda a cura di Nadia Amendola
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