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Tit. da indice. Per l’attribuzione del testo poetico a Benedetto Pamphilj cfr. I-Rvat 10206
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
Augelin, sospendi i vanni
Godi di quella pace
Se nascesti in libertade
O' t'arresta o'in lido in colto
Ma con libero volo
Augellin, sospendi i vanni
Vola rapido
Al florido lume
Già l'aura da i fiori
Le ninfe ai pastori
Sprigionan gl'augelli
Folle così succede
Augellin, sospendi i vanni
Trascrizione del testo poetico
Augelin, sospendi i vanni
Qual error cieco ti guida
Non t’alletti u’esca infida
Che t’invita a’ i propri danni.
Godi di quella pace
Che nel cibo primier trahesti in cuna
Non ti volger audace
Ove inganni fioriti
Ascosa rete a’i tradimenti aduna
Non creder agl’inviti
D’un labro lusinghiero
Che se perdi il tesoro
Di libertà natia
Alato prigionier tra ceppi d’oro
Sospirerai pentito
L’esca più vil d’un arboscel romito.
Se nascesti in libertade
Augellin libero mori
Chi non frena i propri errori
Sorge il laccio e poi vi cade.
O t’arresta o in lido incolto
Augellin il volo errante
Se non trovi esca bastante
E’ grand’esca esser disciolto.
Ma con libero volo
Già per le vie del ciel rapido corre
Da gli alati campioni emulo errante
Ferma il volo incostante
Ove folle trascorri
Ne minacciati lacci
Già tu cadi nel seno
Già da un rio lusinghiero
Bevi cauto veleno
Già fra dure ritorte
Da un’esca ahi troppo infida
Suggi Ingordo la morte
Hor va misero augello
Morto alla libertà vivo agli affanni.
Augellin, sospendi i vanni
Qual error cieco ti guida
Non t’alletti un’esca infida
Che t’invita a’i propri danni.
Vola rapido vola
Riedi a’i boschi felici
Ove i pennuti figli
Con i timidi vanni
Chiedon nei primi voli i tuoi consigli
Vanne a’terger le piume
Del fonte amico a’i palpitanti humori
Che libero godrai
Rasciugarle dell’alba al più bel lume.
Al florido lume
Dell’alba bramata
Indora le piume
Bell’iride alata.
Già l’aura da i fiori
Il rio da le sponde
La nave dall’onde
Il ciel dagli orrori
Si scioglie felice
Tu solo infelice
Se al volo t’accingi
Mordi le tue catene e più le stringi.
Le ninfe ai pastori
Fan lieta ogni riva
E in echo festiva
Rispondon gl’Amori.
Sprigionan gl’augelli
Le voci più liete
Già i muti ruscelli
Già l’aure più chete
Sussurran fuggendo
Tu solo facendo
In carcere atroce
Ad un canto servil serbi la voce.
Folle così succede
A chi del proprio error siegue il consiglio
Chi con libero piede
Scherza intorno al periglio
All’hor che prova il mal crede a gl’inganni.
Augellin, sospendi i vanni
Qual error cieco ti guida
Non t’alletti un’esca infida
Che t’invita a’i propri danni.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 670.3
Scheda a cura di Ludovico Peroni