Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
S, Più non mi giova oh Dio
S, Che mi giova esser fedele
S, Tra mille pene e mille
S, Se tra catene languir mi vedi
Trascrizione del testo poetico
Più non mi giova oh Dio
Dir che t’amo e t’adoro Idolo ingrato
Acciò meno spietato
Ti mostri un giorno All’aspro affanno mio
Dirò già che la sorte
Fa ch’io ti segua invano e in van ti prieghi
Che soffrirei di morte
L’ultimo estremo fato
Per non vederti a tanta fede ingrato.
Che mi giova esser fedele
Se crudele mi schermisci e non hai core
Che mi giova la costanza
Se speranza io non ho che senti amore.
Tra mille pene e mille
Passo gli giorni e l’hore
E in dolorose stille
Di mesto pianto si consuma il core
E nella notte all’hora
Ch’ogni mortale in dolce oblio sen giace
Io che non ho mai pace
formo torbidi sogni e non riposo
E un pensier tormentoso
Aggitando [!] ad ogn’hora i sensi miei
Dice al mio cor quanto infelice sei
E tu gioisci ingrato
né dai fede al cor mio?
Dimmi almeno spietato
Accìo mi credi un dì che far poss’io.
Se tra catene languir mi vedi
Perché nol credi barbaro cor.
Se dalle pene toglier mi puoi
Perché non vuoi perfido cor.
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Pisani
collocazione Arm. I Pis. 10.13
Scheda a cura di Grazia Adamo