Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
La cantata era parte della collezione di Giuseppe Sigismondo, acquisita dalla biblioteca del Conservatorio nel 1827; una cartulazione errata è barrata e sostituita da una a matita; sul frontespizio della cantata è presente il numero 1 relativo alla posizione della cantata nel suo manoscritto originario; a carta 81r attribuzione del testo poetico "Borrelli verba misit".
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
Nel centro oscuro di spelonca erbosa
Mio cor tu sei tradito
Giurò costanza e fede
Se adorai un bel sembiante
Trascrizione del testo poetico
Nel centro oscuro di spelonca erbosa
Cui freggiavano intorno etre e corinti
Al selvaggio fragor d’un rivo algente
La tradita Mitilde in questi accenti
Sfogava del suo cor gl’aspri tormenti:
Mio cor tu sei tradito
E amar ti veggio ancora
Chi al duol t’abbandonò.
Lo stral che t’ha ferito
Fà troppa ria dimora
Nel sen che già impiagò.
Giurò costanza e fede
L’incostante infedel, spergiuro Eurillo
Disse così, che pria veduto avrei
Del ciel su l’alta mole
Privo di raggi il sole,
Senza fiorir mai più colline e valli
Mancar ruggiade al suolo, al mar coralli
Che di costanza e fede
Negar all’amor mio giusta mercede.
Or già che ingannatore
Mi tradì, mi lasciò per altro oggetto
Fugga Amor dal mio petto,
Arda adusto ogni campo,
Cessi il lucido lampo,
Al Pianeta maggior ch’il ciel indora
Manchino gemme al mar, stille all’aurora.
Se adorai un bel sembiante
Fu voler di quella stella
Che dà legge ad ogni cor.
Ma quel volto ch’è incostante
Smorza in seno la facella
Che m’accese il Dio d’Amor.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Cantate 261 (=34.5.10).14
Scheda a cura di Giulia Giovani