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Legami a persone
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Redazione
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Descrizione analitica
Due nemici tiranni, Amor, Fortuna
Che farete oh miei pensieri
Dunque due ciechi numi
Più non sento la tua face
Trascrizione del testo poetico
Due nemici tiranni, Amor, Fortuna,
Tormentano il mio core e i miei pensieri,
L’una nell’ampio mar della speranza
M’invita a valicar l’onde tranquille
Ed allor che mi scorge
Lungi dal porto e senza guida e stella
Profonda nel suo seno del mio core
E nocchiero e navicella.
L’altro con dolce inganno
Presenta agl’occhi miei beltà fastosa,
M’addita un crine d’oro,
Due pupillette nere e scintillanti,
Ed allor ch’io mi appresso
Allo splendor di quelle luci ardenti
Mi pasce di sospiri e di tormenti.
Che farete oh miei pensieri?
Che risolvi amante cor?
Fuggirete?
Rispondete o si o no.
La fortuna inganna e ride,
Crudo amor alletta e uccide
Risolvete
Così vivere io non vuò.
Dunque due ciechi numi
Avran forze bastanti
Turbare all’intelletto
Il suo voler costante?
Si fugga il Nume arciero,
Si detesti Fortuna,
Sia mio del core il soglio
Piacer, sensi malcauti io così voglio.
Più non sento la tua face
Falso Nume, empio, tiranno,
Bella pace
Dileguò da questo petto
Il rispetto ed il timor.
Della sorte ingannatrice
Più non voglio, più non chiedo
Godo sol quel che possiedo
Son felice
Perché più non brama il cor.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Cantate 261 (=34.5.10).6
Scheda a cura di Giulia Giovani