Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
La testata del frontespizio a p. 105 è parzialmente corrotta a causa della rifilatura. L’appellativo "Partenza" è usato all’interno dello stesso volume per la cantata n.17 (Clori non ti lagnar di Lillo) dello stesso autore. Copista A. questa cantata è stata pubblicata intorno al 1710 dall’editore Gregori di Lucca, cfr. Bibliografia.
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Bibliografia
Descrizione analitica
S, Lo sà il cielo Lidio caro
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S, Io parto anima mia
S, Deh mio bene ancor che t'ama
S, Ben più gradito al core
S, Parto sì, ma dal tuo core
Trascrizione del testo poetico
Lo sà il cielo Lidio caro
Se mai più ti rivedrò
Ti dà fede il core amante
Che costante a te sarà
Ma non so se tornerà.
Io parto anima mia
Vado con quella pace
Che tu mi lasci al core
Ma non so se mi dian acerbe pene
O la memoria di lasciarti o caro
O la dimora di tornarti in seno
Ciò che sia di mia sorte
Tutto è tormento e come
Farfalletta amorosa al caro lume
Vorrei del piede incenerir le piume.
Deh mio bene ancor che t’ama
Lascia almeno del tuo amore
Qualche parte per pietà
Deh mio caro a un cor che t’ama
Lascia almeno del tuo amore
Qualche parte per pietà.
Che se lungi andrà il mio piede
Possa almeno alla tua fede
Osservar la fedeltà.
Ben più gradito al core
Mi sarebbe il tuo amore
Se dal destino mio
Io potessi ottener una sol volta
Che tu o crudel
Pria della mia partita
Dicessi sospirando addio mia vita.
Parto ma dal tuo core
Il mio cor non partirà
Arderò sempre al tuo ardore
Senz’ il gel di gelosia
E per te quest’alma mia
Qual partì ritornerà.
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Pisani
collocazione Arm. I Pis. 5.9
Scheda a cura di Sebastiano D’Ippolito Tamburo