Scheda n. 6238

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1700-1730

Titolo

Occhi azurri[!] / Scarlatti

Presentazione

Partitura

Legami a persone

autore incerto: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)
autore incerto: Mancini, Francesco (1672–1737)

Fa parte di

Redazione

[S.l. : copia, 1700-1730]

Descrizione fisica

P. 62-77

Filigrana

Non rilevata

Note

La scritta «Scarlatti» è di mano diversa. Il nome dell’autore a p. 62 non è leggibile a causa della rifilatura. Di incerta attribuzione, Cfr. Bibliografia. Copista A.

Titolo uniforme

Di colore dé cieli. Cantata, Occhi azzurri

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Hanley 1963: p. 189, n.193
Wright 1975: p. 420, n.12x

Bibliografia

Dent 1905: p. 217

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, la minore, c)
S, Di colore dè cieli
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2.1: (aria, la minore, c 3/4)
S, Azzurretti Leggiadretti
3.1: (recitativo, c)
S, Se al turchin mi rivolgo
4.1: (aria, c)
S, Quando amor pinger mi volle
5.1: (recitativo-arioso, c)
S, Dunque se sol col cielo
5.2: A battuta(arioso, c)
S, Siet'occhi e il mio morir non rimirate

Trascrizione del testo poetico

Di colore dé cieli
Stinse gl’occhi mia Fille
Col pennello darai fallito amore
Gl’occhi che son due facci accese al core
Io che ne porto all’alma
L’incendio che sfavilla e un lampo solo
Così per l’occhi lor sfogo il mio duolo.

Azzurretti leggiadretti
Voi colpate al mio penar
Occhi belli siete quelli
Che mi fate idolatrar.

Se al turchin mi rivolgo
E gl’occhi a gli occhi tuoi pronto raggiro
Il turchin mi fa guerra ogn’hor sospiro.
Questo color sereno
Che lieto attende il seno
Questa è livrea di tutto il ben che s’ama
Né turco è già se ben turchin si chiama.

Quando amor pianger mi volle
Occhi miei per cui mi moro
Ricusò d’Aurora vila
Il vermiglio ed il candore
Lasciò all’alba il suo splendore
Lasciò all’ sol il Pallidoro
E dagl’orbi sol del cielo
Stempro l’ombra al sol ch’adoro.

Dunque se sol col cielo
V’assomigliate (…) terra occhi leggiadri
Perché nel ciel sono pietosi i numi
Ditemi un solo si celesti numi
Ma soraggiono e vuoi
Con maniera sdegnate.

Siet’occhi e il mio morir non rimirate.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-PLcon - Palermo - Biblioteca del Conservatorio di Musica "Vincenzo Bellini"
fondo Pisani
collocazione Arm. I Pis. 5.6

Scheda a cura di Sebastiano D’Ippolito Tamburo
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