Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
S, Un dì dolente, e mesto
S, Miei sospiri deh volate
S, Che più tardi mio core
S, Alma mia delle tue pene
S, Ma se pace al mio cor sperar non dice
S, Pria ch'io mora
Trascrizione del testo poetico
Un dì dolente e mesto
Sentia venirsi meno
Per Clori bella il pastorel Fileno
E mentre addolorato
Sul vago sen di Flora
Solitario giacea
Sospirando il meschin così dicea
Potessi oh Dio potessi
Al bell’idol mio spiegar le pene
Vorrei farli palese
La gran fiamma ch’amor per lei m’accese
Forse all’udir pietosa
Del foco mio l’ardore
Si muovesse a pietà del mio dolore.
Miei sospiri deh volate
Al mio bene né tardate
Le mie fiamme a palesar
Forse udendo il mio bel foco
Cominciasse a poco a poco
Le mie pene a consolar.
Che più tardi mio core
A palesar l’ardore
Spiega al mio dolce bene
L’ardente foco mio le mie gran pene
Ma tu muto ti stai
Anzi per mio tormento
Sospirandomi in sen mancar ti sento
Alma mia datti pace
Se le fiamme il mio ben spiegar non vuole
Lagnarti non puoi tu del mio bel sole.
Alma mia delle tue pene
Non lagnarti col mio bene
Ch’il mio ben colpa non ha
Ella ancor non sa ch’io peno
Perch’il cor sta muto in seno
E nel sen mancando va.
Ma se pace al mio cor sperar non lice
Cor mio troppo infelice
Morir degg’io
E già sento mancar lo spirto mio
Deh pietoso ruscel che vago scorri
Col tuo bel mormorio
L’onda confondi ormai col pianto mio
E a te caro usignolo
Ti vo’ pria di morir compagno al duolo.
Pria ch’io mora al mesto duolo
Col tuo canto almo usignuolo
Accompagna il mio dolor
Il mio spirto già vien meno
Clori bella nel tuo seno
Io ti lascio l’alma e ’l cor.
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Pisani
collocazione Arm. I Pis. 10.2
Scheda a cura di Grazia Adamo