Scheda n. 6037

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1710-1740

Titolo

Cantata a voce sola con V.V. / del Sig.r Leonardo Leo

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Leo, Leonardo Ortensio Salvatore : di (1694-1744)
possessore: Sigismondo, Giuseppe (1739-1826)

Fa parte di

Arie diverse / Leo (n. 6016/21)

Redazione

[S.l. : copia, 1711-1740]

Descrizione fisica

1 partitura (c. 132-139) ; 220x280 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

La cantata, come attesta l’indice posto a c. 114r, era parte di un manoscritto comprendente 5 cantate con violini di Leonardo Leo; questo apparteneva alla collezione di Giuseppe Sigismondo, giunta in biblioteca alla sua morte.

Titolo uniforme

Organico

Soprano, 2 violini, viola e continuo

Repertori bibliografici

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: (introduzione strumentale, la maggiore, 2/2)
2.1: (recitativo, c)
Che farai Lidia cara
3.1: Largo e gustoso(aria, mi maggiore, c)
Per duolo stanco e tardo
4.1: (recitativo, c)
Vinto alfin dal dolore
5.1: (aria, la maggiore, 2/2)
Dirò che meco porto

Trascrizione del testo poetico

Che farai Lidia cara?
Che farò, me infelice un dì se avviene
Che da te m’allontani amato bene;
Pallide ancor le rose
Vedrò che accogli al viso tuo e in seno,
Nube di doglia amara
D’atro vel coprirà l’almo e sereno
Vivo sol che diviso
E in due pupille e in calde amare stille
Su gl’occhi lo sciorrà che a me pur giri
L’impeto de’ sospiri
E allora io che farò? Ahi che gl’accenti
Chiuderan pur su i labri i miei tormenti.

Per duolo stanco e tardo
Ti volgerò lo sguardo
E appena dir potrò
Mia vita addio.
E in roco e debil suono
L’ultimo addio ti dono
Misero ascolterò
Da te ben mio.

Vinto alfin dal dolore
Poiché dovrò bell’idol mio lasciarti
Stenderò passi, e ad ogni passo amore
Indietro volgerommi a rimirarti,
E tu che avampi ed ardi
Mi seguirai con sguardi e mi dirai
Di vita in dubio stato:
Oh Dio tu parti e qui mi lasci ingrato.
E a te tornando e allor che sol desio
Sai che dirò, sai che dirò ben mio.

Dirò che meco porto
Per non mancar di fè
L’immagine di te,
Cor del mio cuore.
Questo sarà il conforto
Del misero mio sen
Finché a te caro ben
Mi guidi amore.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione Cantate 175 (=33.3.26).21

Scheda a cura di Giulia Giovani
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