Scheda n. 5927

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1660-1700

Titolo

Hor che spento è quell’ardore

Presentazione

Partitura

Fa parte di

Redazione

[S.l. : copia, 1660-1700]

Descrizione fisica

C. 102-108

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (aria, mi minore, c3/2)
Hor che spento è quell’ardore
2.1: (aria, do minore, c3/2)
Scior le vele a tuoi desiri
3.1: (aria, 3)
Dunque sol te stesso accusa
4.1: (aria, c)
Onde par giusta mercè

Trascrizione del testo poetico

Hor che spento è quell’ardore
Onde già per te penai
Tu m’accendi o crudo core
Perch’io torni a’ primi guai.
Mai t’inganni il ciel girò
E il mio sen sempre cangiò
Nume inquieto e amor volando
Punge e chi nol segue a tempo
Unqua non giunge.
2.a
Scior le vele a tuoi desiri
Tu dovevi all’hor accorto
Quando i miei caldi sospiri
Ti potean condurre in porto
Hor ch’il vento s’ammuti
Et amor non ti tradì
Ch’ei di fortuna al par sempre abbandona
Chi non s’appiglia al crin quando egli dona.

Dunque sol te stesso accusa
Se languendo inva t’affanni
In tal guisa amor ben usa
Vendicar spesso i suoi danni.

Onde par giusta mercè
Ch’io mi rida hora di te
Che nel tuo tardo ardor
Si vede aperto ch’ardi
Sol pen castigo e non per merto

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione Cantate 46 [olim 60.1.52].16

Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni
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