Scheda n. 5826

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1640-1680

Titolo

Del sig.r Carlo del Viol.o

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Caproli, Carlo (1614-1668)
copista: Chiusi, Antonio

Fa parte di

Pubblicazione

[Roma : copia di Antonio Chiusi, 1640-1670]

Descrizione fisica

C. 112r-127v (olim: 109r-124v)

Filigrana

Non rilevata

Note

Tit. dall’intitolazione a c. 112r; per il nome del copista v. Bibliografia; si tratta di un'aria strofica con intercalare (il refrain è costituito dagli ultimi tre versi), con stessa musica per ogni strofa del testo

Titolo uniforme

Giurai cangiar pensiero. Aria strofica con intercalare

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: (aria, do minore, C)
S, Giurai cangiar pensiero
%C-1$bB@C 4-8-G''4.C8D/4.D8bE4CC
1.2: (refrain, 3/2)
S, Torna, torna ad amare
%C-1$bB@3/2 2BBbA/AA4AG/
2.1: (aria, do minore, C)
Forse prendete a sdegno
%c-1$bB@C 4-8-G''4.C8D/4.D8bE4CC
2.2: (refrain, 3/2)
Torna, torna ad amare
%C-1$bB@3/2 2BBbA/AA4AG/
3.1: (aria, do minore, C)
E pur chiedete aita
%C-1$bB@C 4-8-G''4.C8D/4.D8bE4CC
3.2: (refrain, 3/2)
Torna, torna ad amare
%C-1$bB@3/2 2BBbA/AA4AG/

Trascrizione del testo poetico

Giurai cangiar pensiero
E pigliandomi gioco
Del senso lusinghiero
Cedei homai alla ragione il loco
Quando fissando il guardo
Nella bella cagion del mio languire
Come potrò diss’io empio e codardo
Mirare e non morire
E pur folle tentai
Di lasciar in oblio chi tanto amai
Su mal nate voglie
Ai sospiri, alle doglie
Che a un generoso petto
Pien d’amoroso affetto
È lieve il sofferir, nulla il penare.
Torna, torna ad amare
Infelice mio core
Legge non ha necessità d’amore.

2.a
Forse prendete a sdegno
Desir miei tal mercede
Forse premio men degno
Vi sembra un solo sguardo a tanta fede
No che pudico amante
Più di virtù che di beltà seguace
Gode sol di mirare il bel sembiante
Per cui arde e si sface
E due pupille al fine
Son delle brame sue meta e confine.
Su, su dunque cedete
Temerari che sete
Raffrenate l’ardire
Né vi senta più dire
Che cangiaste pensier per non penare.
Torna, torna ad amare
Infelice mio core
Legge non ha necessità d’amore.

3.a
E pur chiedete aita
Voglie inique e proterve
Sete indegne di vita
E sol merta pietà chi fido serve
Non vaglion [sic] le promesse
Di mai più rimirar l’amato bene
A risaldar le cicatrici impresse
E a scioglier le catene
Ch’invan ti crucia e smania
Chi pone il piè nell’amorosa pania
Su dunque occhi dolenti
All’angoscie [sic] ai lamenti
E se ardiste cotanto
Un diluvio di pianto
Nieghi ristoro al duol posa al penare.
Torna, torna ad amare
Infelice mio core
Legge non ha necessità d’amore.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rc - Roma - Biblioteca Casanatense
fondo Baini
collocazione Ms. 2483.8

Scheda a cura di Giacomo Sciommeri
Ultima modifica: