Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Tit. dall’incipit testuale; ogni strofa conclude con un refrain di due versi uguali con stessa musica; capolettera assente nonostante spazio adibito; per il n. del compositore, dell’autore del testo e l’appellativo v. Rep. bibliografici e Bibliografia.
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Bibliografia
Descrizione analitica
Trascrizione del testo poetico
[E] pur volete piangere
Occhi sempre dolenti
No, no, non si può frangere
L’empia ch’al mio cordoglio,
L’empia ch’a miei lamenti
Veste l’alma di sasso, il cor di scoglio.
Lasso non vel diss’io
Che nell’affanno mio,
Che nel mio gran martire
Era meglio morire,
Dove misero ohimé dove scendete,
Pianti credete a me, voi vi perdete.
E che vi par credibile
Che al pianto un cor si pieghi
No, no, non è possibile
Che pietà senta un angue
Che disprezza i miei prieghi,
Che minaccia mia vita e sugge il sangue.
Lasso che strano errore,
Al tormento, al dolore,
Cercar più lieve sorte
Son lusinghe di morte,
Dove misero ohimé &.
O Dio gl’occhi che risero
Vi lusingano il seno
Ah che troppo son misero
Il cielo amore, il fato
Voglion ch’io venga meno
Non ha stelle men crude un sventurato.
Lasso non v’ingannate,
Per me non v’è pietate
E’ sbandita ogni gioia,
E’ destino ch’io moia;
Dove misero ohimé, dove scendete
Pianti credete a me, voi vi perdete.
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Baini
collocazione Ms. 2505.6
Scheda a cura di Giacomo Sciommeri