Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Tit. dall’incipit testuale; cantata non riportata nell’indice a inizio volume; tutti i pezzi chiusi hanno il capolettera; per il n. del compositore e dell’autore del testo v. Rep. bibliografici e Bibliografia.
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Bibliografia
Descrizione analitica
S, Lassate pur ch'in preda al mio martire
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S, Sperai nol niego intenerir col pianto
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S, Mi sia fiero il destino amor crudele
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Trascrizione del testo poetico
Perché speranz’ohimè perché tornate
Con dolci inganni a lusingarmi il core?
Lassate che m’uccida il mio dolore
Ch’innamore per me non v’è pietate.
Lassate pur ch’in preda al mio martire
Per due luci spietate il cor si mora
Bella gloria, e languir per chi s’adora
Sprezza cor generoso il suo morire.
Vostr’inganni conosco oh come liete
Vidd’io splender un dì luci sì belle
Le giurai del mio Cielo, e sole e stelle
Hor cangiate per me sonin [sic] comete.
Fiere comete a la mia morte intente
Fiere comete sol di sdegno accese
E dove e quando oh Dio dove s’intese
Che minaccin le stesse alma innocente.
Sperai nol niego intenerir col pianto
In un petto di neve un cor di sasso
Ma con doglia infinita io veggio ah lasso
Che fe’ sparsa di duol non giunge a tanto.
Sperai lieto sovente in puri carmi
Spiegar sue lodi et impetrar mercede
O fallaci speranze o vana fede
Di pietà chi mai vidde arder i marmi.
Lungi lungi speranze io vi rifiuto
Sia pur meco il mio duolo il mio tormento
Io mi vedo morire e son contento
È codardo chi muore e chiede aiuto.
Mi sia fiero il destino amor crudele
A miei danni congiuri empia fortuna
Altri non mi vedrà sotto la luna
Se non costante è nel mio amor fedele.
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Baini
collocazione Ms. 2505.5
Scheda a cura di Giacomo Sciommeri