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Descrizione analitica
Da tue veloci candide colombe
Non lasciar chi t’ama tanto
Non ti rammenti ingrata
Seguitarti ovunque vai
Trascrizione del testo poetico
[Vulcano]
Da tue veloci candide colombe
Sempre portata in region lontane
Venere infida non t’appressi mai
Di Trinacria all’arene. Ingrata Dea
Perché Non torni alla caverna etnea?
Vattene errando pur dove ti piace
Ma ritorna talvolta, e a miei desiri,
Ed a sospiri miei da’ qualche pace.
[Vulcano]
Non lasciar chi t’ama tanto
Consumar di brama in pianto,
Alma Dea non far che invano
Stia Vulcano in tanto ardor.
Mi consumo a poco a poco
Agitato in fumo e in foco
Scherzo è gioco a strano amor.
Non lasciar chi t’ama tanto…
[Vulcano]
Non ti rammenti ingrata,
Che il troppo amor mi rese
Generoso e indulgente a tante offese?
Ma se sdegnar sempre mi vuoi, t’aspetta
Più acerba la vendetta
Che d’esporre agli Dei
La tua vile perfidia e i torti miei
Per tuo maggior tormento e per tuo scorno
All’orgoglioso tuo disprezzo io voglio
Che il sol che ti scoperse in braccio a Marte
Veggami al fianco tuo sempre seguace
Disturbar la tua pace in ogni parte.
[Vulcano]
Seguitarti ovunque vai
Mi vedrai e sarai
Scherno all’altre Deità.
E più rapide che il vento
Al piè lento
Sdegno l’ali presterà.
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collocazione Rari 1.6.15(21) olim 18.3.3; 14.3.10(1).1
Scheda a cura di Giulia Giovani