Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
Lungi dal mio bel foco
Quante pene e quanti guai
Non s’estingue con gl’anni immenso ardore
Fin dal cielo a noi viventi
Ah che per tutto suole
Trascrizione del testo poetico
Lungi dal mio bel foco
Traggo misero amante il giorni e l’hore
Ma senza haver mai loco
Vivo nel petto mio serbo l’ardore
O prodigio d’amore
L’alma dell’alma mia sta disunita
E viver mi convien senza la vita.
Quante pene e quanti guai
Tu mi dai
Cruda e fiera lontananza
Tu qual globo tenebroso
A quest’occhio lagrimoso
Del mio sole i raggi appanni
Ma non creder che con gl’anni
Dentro l’acque dell’oblio
Resti spento il foco mio.
Non s’estingue con gl’anni immenso ardore
Nacque col tempo e non s’invecchia Amore.
Aria
Fin dal cielo a noi viventi
Influir soglion le stelle
Così voi o luci belle
Influite da lungi i miei tormenti
Ma sì pur goder desio
Di quel volto il bel riflesso
Fisso i lumi nel cor mio
Ove ogn’hor lo tengo impresso.
Ah che per tutto suole
Vedersi il ciel benché lontano il sole.
Così d’un prato in su le verdi sponde
Al suon di rozza canna
Cantava Ireno e intanto
Rispondeva da lungi Eco al suo pianto.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Cantate 40 [olim 33.5.29].24
Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni