Scheda n. 5208

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1640 e il 1660

Titolo

Non ha più dardi no l’alato Dio

Presentazione

Partitura

Fa parte di

[Cantate da camera] (n. 4713/43)

Redazione

[Roma : copia, 1641-1660]

Descrizione fisica

1 partitura (c. 129r-130v)

Filigrana

Non rilevata

Note

Il testo della seconda strofa è scritto in chiusura dell’aria.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (aria, do maggiore, c)
Non ha più dardi no l'alato Dio
1.2: (aria, do maggiore, c)
Non ha più serpi al crin la gelosia

Trascrizione del testo poetico

Non ha più dardi no l’alato Dio
Che sino l’arco istesso
Ha spezzato il crudel sul petto mio.
Ah ben può questo seno
D’una fera crudel, d’un empia sorte
Farsi albergo gradito a tutte l’ore
S’una selva di strali ho dentro al core.

Non ha più serpi al crin la gelosia
Che sino l’alma istessa
Vomitò la crudel su l’alma mia
Ah che se un empio mostro
Tolto la già da la tartarea Dite
Ha da far nel mio cor soggiorno eterno
Con ragione è l mio core un nuovo Inferno.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

US-CAh - Cambridge, MA - Harvard University, Houghton Library
collocazione MUS Ms 106.43

Scheda a cura di Giulia Giovani
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