Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Titolo uniforme
Organico
Bibliografia
Descrizione analitica
Misero pastorello
Se tarda l’Aurora
Consolati cor mio
Sì sì vi rivedrò campagne belle
Trascrizione del testo poetico
Misero pastorello,
Ardo di sete e trovo il rio senz’onde,
Vo cercando alimento,
E non so ritrovar, che tronchi, e fronde:
Eccomi all’aria al vento
Fuor della mia capanna, e il ciel s’imbruna
Raggio d’amica luna
Splender non miro, e già si densa e l’ombra,
Che abbandonato, e lasso
Convien, ch’aspetti il dì sovra d’un sasso.
Se tarda l’Aurora
À darmi conforto
Io temo, che morto
Trovarmi dovrà.
E forse in ruggiade
Sciolgliendosi a l’ora
Non senza pietade,
Vedremi potrà.
Consolati cor mio
In oriente un non so, che si desta,
L’Aurora che desio, l’Aurora è questa.
Questa è la grande Aurora,
Che feconda, che infiora i colli, e i campi
Dove sparge i suoi lampi
Produce il verno ancor cedri, e viole,
E luminosa, è molto più del sole;
Partiti, e fa ritorno
A quelle piaggie in cui vivesti un giorno avventuroso tanto,
Non rimaner più accanto
Ad un contrario fato,
Che a danni tuoi sempre sciagure aduna,
E vanne à ritrovar la tua fortuna.
Sì sì vi rivedrò campagne belle
Ove non ebbi mai sorte tiranna
Il giorno pascerò le peccorelle
E tornerò la sera a la capanna.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Ed 118u.7
Scheda a cura di Andrea Zedler