Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Pubblicazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Il tit. si ricava dall’incipit testuale della cantata a p. 128; il nome dell’A. si ricava dal front. dell’intera edizione; nell’aria Già la notte il cielo imbruna il verso Destati svegliati partiti fremono è in 3/4; alcune sezioni della cantata sono contraddistinte dalle denominazioni Aria e Recitativo
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Bibliografia
Descrizione analitica
T, Giovanni o là che fai?
T, Già la notte il cielo imbruna
T, Dell’Ebraica perfidia i rei furori
T, Ma pur dormi e non curi
T, Chi seguace è di Christo
T, Mortali sentite
Trascrizione del testo poetico
Giovanni, o là che fai?
Quai pensieri son questi?
Così dunque così del tuo Maestro
Ti tormenta l’affanno?
E dormi hor che vi è più vegliar dovresti?
Qual menzogniero inganno
T’opprime il core e ti lusinga il ciglio?
Se da la mesta Madre il caro figlio
Il tuo vero Signore
È vicino al morire,
E come poi dormire.
Già la notte il cielo imbruna
Conduttiera a gente felle
E la su piangon le stelle
Del tuo Dio la ria fortuna.
congiurata all’inte a i danni
Contro lui freme ogni gente
E tu dormi? Egli innocente
Soffrirà severi affanni,
Destati svegliati partiti fremono
Dell’Ebraica perfidia i rei furori
Proverai tu penante aspri dolori.
Ma pur dormi e non curi
Il periglio eminente
Ah bene intendo i tuoi non muti accenti;
Chi seguace è di Christo
Non sa temer i più fieri tormenti.
Mortali sentite
Penate soffrite
Se lieti volete
Un giorno beati
Goder tra le sfere
Le gioie più vere.
Del mondo fallace
È guerra la pace
Son finti i diletti
Le gioie mentite
Mortali soffrite.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Musica C3.11
Scheda a cura di Giulia Giovani