Scheda n. 4891

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1690-1700

Titolo

Tra l’erbette il piè sciogliea

Presentazione

Partitura

Fa parte di

Composizioni vocali (n. 4807/12)

Redazione

Copia

Descrizione fisica

C. 95r-110v

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (arioso, c)
S, Tra l'erbette il piè sciogliea
@c %G-2@c 4-{'6DE}{FG}8AB{6AB}{AG}/8FDAA4A{6AAB''C}/
2.1: (aria, si minore, 3/8; c)
S, Cristalli fugaci; Se con rauco mormorio
3.1: (recitativo, c)
S, Fermate omai, fermate
4.1: Adagio(aria, mi minore, c)
S, Voi con suon dolente e basso
5.1: Adagio(recitativo, c)
S, Misero, che deliro?
6.1: (aria, re maggiore, 3/8)
S, Aurette veloci
7.1: (recitativo, c)
S, Con questi amari accenti

Trascrizione del testo poetico

Tra l’erbette il piè sciogliea
Strepitoso un fiumicello
Al cui sen l’onda accrescea
Col suo pianto un pastorello.
Tacquero in aria i venti
Si dolsero le stelle
Il suon de suoi lamenti
Con rauchi gridi accompagnar le belve
Ond’ei con queste voci
Poi che gli occhi turbati al cielo affisse
De suoi tormenti atroci
Fe preludio un sospiro e così disse:

Cristalli fugaci
Ch’all’umide sponde
Stemprate con l’onde
Vestigi di baci
Se con rauco mormorio
Voi sciogliete il piede errante
Per pietà d’un mesto amante
Raccogliete il pianto mio
E con l’onde correnti
De vostri molli argenti
Anche le stille amare
Delle lagrime mie portate al mare.

Fermate omai, fermate
Il precipizio vostro acque tranquille
E se per questa riva
Stampasse orme remote il piè di Fille
Voi con lingua d’argento
Alla beltà ch’adoro
Sussurrando narrate il mio lamento.

Voi con suon dolente e basso
Ammollite un cor di pietra
Ché percosso alfin si spetra
Col gocciolar dell’onde ancora un sasso

Misero, che deliro?
Folle, che vaneggio?
A chi narro i miei pianti
Alle piante insensate al sordo fiume
E con flebili accenti
Scongiuro i sassi e mi querelo ai venti.

Aurette veloci
Foriere del dì
Al suon di mie voci
Fermatevi qui.
Se Filli mi sprezza
Di me che sarà?
Se l’empia bellezza
D’un cor che l’adora
Tiranna si fa
Date morte a quest’alma o libertà.

Con questi amari accenti
Quando il vecchio Silen dal bosco udillo
Sulla sponda d’un rio pianse Mitillo.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.4.20-B.12

Scheda a cura di Chiara Pelliccia
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