Scheda n. 4836

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1700 e il 1710

Titolo

Cadavero spirante / Del s.r abb.e Fagilla

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Fagilla Orazio Antonio (fine XVII secolo)

Fa parte di

Redazione

Copia

Descrizione fisica

C. 152-154v

Filigrana

Non rilevata

Note

Lamento do Orfeo per la morte di Euridice.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, sol minore, c)
Cadavero spirante
2.1: (aria, sol minore, 3)
Quel nume adorato
2.2: (refrain, sol minore, 3)
Senza l'anima mia
3.1: (arioso, c)
Sperar che deggio ahi lasso
4.1: (aria, 3/2)
Euridice non vivi ed io non moro
5.1: (aria, 3)
S’al vago tuo labro
7.1: (recitativo, c)
Son fenice al tormento
8.1: (refrain, c)
Senza l’anima mia
9.1: (aria, sol minore, c)
Luci belle care stelle
10.1: (recitativo, c)
Dove lasso mi volgo
11.1: (aria, 3/2)
Aure lievi e fresco rio
12.1: (recitativo, c)
Così di Tracia il cigno

Trascrizione del testo poetico

Cadavero spirante
Fra le selve di Tracia il piè raggiro
Spettro, larva animata ombra vagante
La perdut’alma mia piango e sospiro.

Quel nume adorato
Che’l cor mi ferì
Un angue spietato
Dal sen mi rapì.

Senza l’anima mia senza Euridice
Come vivo infelice.

Sperar che deggio ahi lasso
Se dispero al penar fine o ristoro.

Euridice non vivi ed io non moro.

S’al vago tuo labro
Quel vivo cinabro
La mort’involò
Al mesto mio core
Un vivo dolore
Spietata recò.

Son fenice al tormento
Moro e rinasc’al duolo
E senza morir mai morir mi sento.

Senza l’anima mia senza Euridice
Come vivo infelice.

Luci belle care stelle
Fost’un temp’al viver mio
Sol per darmi fiera morte
D’atra sorte
Rese infauste vi mir’io.

Dove lasso mi volgo
Pene stratij tormenti e morte accolgo
Non ha l’aria per me grati respiri
Par che nieghi a me Febo il suo splendore
Mi dan l’ombr’e l’orrore
Precipitij le rupi
E di mia lira al suono
Contro l’usato suo discord’ha il tuono.

Aure lievi e fresco rio
A voi spargo i miei lamenti
Compatite i miei tormenti
Raccogliete il pianto mio
Ed havrò per duce intanto
L’aura nel sospirar l’onda nel pianto.

Così di Tracia il cigno
Su le rive dell’Ebro
Dell’estinta consorte
Cantò le nenie e lagrima la morte.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.4.4.54

Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni
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