Scheda n. 4766

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1660-1700

Titolo

Da dolor non mai più inteso

Presentazione

Partitura

Fa parte di

Redazione

Copia

Descrizione fisica

C. 77-81

Filigrana

Non rilevata

Note

Fra 3.1 e 4.1; fra 7.1 e 8.1; 9.1 e 10.1; 13.1 e 14.1 non c’è soluzione di continuità. Alle arie si alterna una sorta di refrain diverso musicalmente ma analogo nei contenuti e nella struttura metrica.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (aria, mi maggiore, c)
Da dolor mai più inteso
2.1: (arioso, 3/2)
Dove sei o mio ben
3.1: (aria, mi maggiore, c-3/2)
A chiunque s'incontrava
4.1: (arioso, 3/2)
Dove sei ch’io svanisco a dirne il nome
5.1: (aria, mi maggiore, c)
Hor con mani incrocicchiate
6.1: (arioso, 3/2)
Dove sei che di te non ho più nove
7.1: (aria, c)
De’ bei campi e delle valli
8.1: (arioso, c)
Che disse favellando appò miei versi
9.1: (aria, c)
Ciò ch’egli opra il destin fiero
10.1: (arioso, c)
Deh perché pur ti vad’ognor cercando
11.1: (aria, c)
Se dimando al dov’al donde
12.1: Adagio(arioso, c-3/2)
Misera son frenetica e vaneggio
13.1: (aria, c)
Così stanca del cammino
14.1: (aria, c)
E così al dolce marmo rio dell’acque

Trascrizione del testo poetico

Da dolor non mai più inteso
Tutt’astratta Maddalena
Esprimea col piè sospeso
Del suo cor l’immensa pena.
Ho smarrito il caro sposo
Vivo pure e pur riposo.

Dove sei o mio ben chi mi t’asconde
E quando e come il persi e dove e donde.

2.a
A chiunque s’incontrava
Ansiosa ed anelante
Risoluta dimandava
Del suo bello e caro amante.
Che farò così smarrita
Se lontana è la mia vita.

Dove sei ch’io svanisco a dirne il nome
E dove e donde il persi e quando e come.

3.a
Hor con mani incrocicchiate
Inchinava il capo al suolo
Hor con voci disperate
Disfogava il suo gran duolo
Senza l’alma mia ch’adoro
Moro già perché non moro.

Dove sei che di te non ho più nove
E come e quando il persi e donde e dove.

4.a
De’ bei campi e delle valli
S’egli è giglio s’egli è fiore
Perché pure o miei gran falli
Qui non son le sue dimore
Ah s’almeno in questo speco
Rispondesse una sol’eco.

Che dissa favellando appò miei versi
E come e donde e dove e quando il persi.

5.a
Ciò ch’egli opra il destin fiero
Sol lo fa per mio cordoglio
Me’l propone nel pensiero
Se più penso più m’invoglio
Bell’idea della mia mente
S’al pensier mi sei presente.

Deh perché pur ti vad’ognor cercando
E dove e donde il persi e come e quando.

6.a
Se dimando al dov’al donde
Dond’e dov’è il caro bene
L’un e l’altro non risponde
Né più curan le mie pene
Il mio pianto non vi move
Crudo donde sordo dove.

Adagio
Misera son frenetica e vaneggio
Donde e dove’il persi e quand’il veggio.

7.a
Così stanca del cammino
Al dolor si dié per vinta.
Quindi presso un rio vicino
Si buttò quasi estinta
E con l’inondar de lumi
Raddoppiò ruscelli e fiumi.

E così al dolce marmo rio dell’acque
Dié fin col sonno alla sua vita e tacque.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.4.4.20

Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni
Ultima modifica: