Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, 1660-1700
Titolo
Lontananza è un gran martire
Presentazione
Partitura
Fa parte di
Composizioni vocali da camera (n. 4677/14)
Redazione
Copia
Descrizione fisica
C. 57-59
Filigrana
Non rilevata
Note
Fonte incompleta: il verso dell’ultima carta notata (c. 59) è vuoto.
Titolo uniforme
Lontananza è un gran martire. Cantata
Organico
Soprano e continuo
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
1.1: (aria, mi minore, c)
Lontananza è un gran martire
Lontananza è un gran martire
2.1: Allegro(aria, mi minore, c3)
Vieni o bella
Vieni o bella
3.1: Largo(aria, la minore, c3)
Deh ritorna caro mio bene
Deh ritorna caro mio bene
4.1: (recitativo, c)
Chi è lontan dal suo ben vive e non more
Chi è lontan dal suo ben vive e non more
5.1: Largo(aria, si minore, c)
Morirò sì morirò
Morirò sì morirò
6.1: Attento(aria cavata, c)
Ma per darmi la sorte aspro tormento
Ma per darmi la sorte aspro tormento
Trascrizione del testo poetico
Lontananza è un gran martire
Ben lo prova hoggi il mio core
Che lontano dal suo amore
Non fa altro che languire.
Vieni o bella
Mia lucida stella
Deh ravviva questo core
Che si more per tua beltà.
Deh ritorna caro mio bene
Non tardar ch’è crudeltà
Se non riedi fra tante pene
Questo cor si morirà.
Recit.
Chi è lontan dal suo ben vive e non more
o non ama da senno o non ha core.
Lontananza crudele
Mostro spietato e rio
Tronca lo stame tu del viver mio.
Morirò sì morirò
Ma in amor sempre costante
E spirante pur dirò
Sol di Clori sono amante.
Ma per darmi la sorte aspro tormento
Vuol che viva morendo ogni momento.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.4.4.14
collocazione 33.4.4.14
Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni