Scheda n. 4727

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1660-1700

Titolo

Dal dolor semivivo / del sig. Abb.e Fagilla

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Fagilla Orazio Antonio (fine XVII secolo)

Fa parte di

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

C. 49-50v

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, la minore, c)
Dal dolor semivivo
2.1: (aria, la minore, 3/2)
Care sponde sponde amate
3.1: (recitativo, c)
S’al dolore ch’io sento
4.1: (aria cavata, 3/2)
Saran meno agitat’i miei tormenti.
5.1: (recitativo, c)
Questa da voi apprese
6.1: (recitativo-arioso, c)
Sarò dunque in eterno
7.1: (aria cavata, 3/2)
Ogni momento havrò perpetua morte.

Trascrizione del testo poetico

Dal dolor semivivo
Leandro il pastorello
Nella riva del mare
Versava di dolor lagrime amare.
E per mostrar ch’i sassi son men duri
Di quel core ingrato
Del suo idolo amato
Palesando a quei scogli i suoi tormenti
Proruppe in tali accenti:

Care sponde sponde amate
Cess’in voi quel mormorio
Se cagion del dolor mio
Esser causa non bramate.
Se leggieri e sì mobili qual voi
Sono della mia donna i pensier suoi.

S’al dolore ch’io sento
Vi mostrate pietose
Non sarete ritrose
In dar pace al tormento
E raffrenando moti sì possenti.

Saran meno agitat’i miei tormenti.

Questa da voi apprese
Essere fugace ogn’hora
Vedendovi cortese
Non bramerà ch’io mora
Né alla mia vita altro di ben l’avanza
Sol ch’in voi ritrovar la sua speranza.
Ma lasso, a chi ragiono
A quest’ond’insensate
Sì sì che ben pazzo io sono
Se per non ritrovar pace a cordogli
Scongiuro l’acque e persuado i scogli.

Sarò dunque in eterno
Tormentat’a tutt’hore
E in sì crudele inferno
Vivrà sempre il mo core
E senza mai morire in sì ria sorte

Ogni momento havrò perpetua morte.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.4.4.11

Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni
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