Scheda n. 4654

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1640 e il 1660

Titolo

Chi rasciuga i miei pianti

Presentazione

Partitura

Fa parte di

Redazione

Copia

Descrizione fisica

C. 170-172v

Filigrana

Non rilevata

Note

1.2 e 1.3 indicate espressamente nella fonte come "2.a str.a" e "3.a str.a". Le tre strofe condividono però solo la struttura metrica, l’alternanza c-3-c e la tonalità, mentre sono musicalmente diverse.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Descrizione analitica

1.1: (aria, mi minore, c-3-c)
Chi rasciuga i miei pianti
1.2: (aria, mi minore, c-3-c)
Non mi lasciar morire
1.3: (aria, mi minore, c)
Sventurata mia fede

Trascrizione del testo poetico

Chi rasciuga i miei pianti
Escon più larghi ad inondarmi il volto
Chi ama ahi quanto è stolto
In perpetuo languir vivon gli amanti
Chi rasciuga i miei pianti.
Fallo tu bella man fallo che suole
Ben lo sai rasciugar le piogge il folle.
2.a str.a
Non mi lasciar morire
Nelle lagrime mie l’alma s’annega
Giongi aita a chi prega
Gran bellezza soccorre a gran martire
Non mi lasciar morire
Tergi tu le mie guance o lascia almeno
Che per per lo pianto mio nuoti al tuo seno.
3.a
sventurata mia fede
Tu di compassion tenti uno scoglio
In pianto io mi disvoglio
Né mai desta pietà duol che si vede
Sventurata mia fede
Da queste gioie amor un sen feconda
Al piè d’un scoglio homai si scorre in onda.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-GR - Grottaferrata - Biblioteca Statale del Monumento Nazionale di Grottaferrata
collocazione Crypt. it. 2.38

Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni
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