Scheda n. 4646

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1640 e il 1660

Titolo

Un’accorto mortale

Presentazione

Partitura

Fa parte di

Redazione

Copia

Descrizione fisica

C. 141v-148

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Descrizione analitica

1.1: (recitativo-arioso, mi minore, c)
Un accorto mortale
2.1: (aria-refrain, mi minore, 3)
Ah no non sia stupore
3.1: (recitativo-arioso, c)
Dall'africane arene
4.1: (aria-refrain, 3)
Ah no non sia stupore

Trascrizione del testo poetico

Un accorto mortale
D’eccelse moli un dì su le rovine
Viè più che’l guardo suo fissò la mente
Stupiasi ch’allo strale
Del tempo esposte ai soli alle pruine
Fosser le pietre eterne e l’huom cadente
E mentre sì dolente
Su l’humana sventura egli piangea
Rivolto ai sassi alfin così dicea:
Sassi e perché più secoli vedete
E lunghe età durate?
Voi tra l’erbe giacete
Ma pur archi e colossi ancor serbate
E l’huom di dio fattura
Cui serve la natura
E corron tributari gli elementi
Ha da viver qua giù solo momenti?

Ah no, non sia stupore
Se a’ girar di poch’ore
L’huom manca e voi sì lunga età dissolve.
Voi siete duri marmi e l’huomo è polve.

Dall’africane arene
O superbi obelischi
Sovra il dorso del mar veniste a volo
Seppe Menfi e Siene
Mandarvi a noi tra spaventosi rischi
Di mille morri e variarvi il Polo
Ma voi vivrete e solo dentro l’oblio
Fin con le tombe involti
Quanti ritrasser qui giaccion sepolti

Ah no, non sia stupore
S’al girar di poch’hore
L’huom manca e voi sì lunga età dissolve.
Voi siete duri marmi e l’huomo è polve.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-GR - Grottaferrata - Biblioteca Statale del Monumento Nazionale di Grottaferrata
collocazione Crypt. it. 2.33

Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni
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