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Titolo
Presentazione
Legami a persone
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Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Titolo uniforme
Organico
Bibliografia
Descrizione analitica
Qui vieni ingrata Fille
Ah t'inganni la tempesta
Chi ti par non confonde
Rispondi almen crudel
Trascrizione del testo poetico
Qui vieni ingrata Fille
Qui meco assisa a favellar ti voglio
Volgi là le pupille
Là dove in duro scoglio
Urta fremendo ognor l’onda in tempesta,
Osserva come desta
Le sue furie rabbiose il vento irato
E nel mare agitato
Mira disperse e sparse
Arbori, tronchi e vele,
Infrante e sarte vedi
Senza governo il pino abbandonato
E il nocchier naufragato
E in questa parte, e in quella
Crescer l’aria procella
E con suo moto infido
So che allora dirai
Par che si cerchi il mare un altro lido.
Ah t’inganni la tempesta
Spinge il mar fuor del suo lido
Ma non resta
Lungi mai da quelle arene
E se a forza lo trattiene
Il furor del vento infido
Poi vi porta
L’onde placide e serene.
Che ti par non confonde
Il tuo genio incostante
La rara fedeltà pur di quell’onde,
So ben che ti trasporta
Un vezzo lusinghiero, un guardo, un riso
So che un tenero viso
Urta la tua costanza,
E che vaga sembianza
Mette in fiero tumulto
I tuoi pensier d’amore un tempo
E pura fede adorni
Ma poi perché non torni
De’ nostri amori all’innocente lido
Ove sai che t’aspetta un cor sì fido.
Rispondi almen crudel
Dimmi sono infedel ch’io ti perdono
Parte del mio gioire
Sarà l’udirti dire ingrata sono,
È ver di me
Ri puoi doler
Che infida sono.
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Rolandi
collocazione senza segnatura.29
Scheda a cura di Giulia Giovani