Scheda n. 4587

Sen gia ramingo e solo
Da pensieri agitato
Un pastore infelice
Che l’idol suo del duolo
E di ria febre in preda havea lasciato
Onde pietosi al cielo
Prieghi e voti porgeva
E ansioso bramava
Alle sue pene aita
Da felice novella
Che fosse risanata la sua vita
Attendeva ch’un foglio
Recasse al suo cordoglio
Al suo timor conforto
Ma quando alfin poi giunse
E gl’arrecò l’avviso
Ch’il suo ben era morto
Che la Parca reciso
Havea della diletta
Il bel filo vitale
Alll’hor punta mortale
D’una crudel saetta
Il seno gli trafisse
Ond’egli al suol cadendo
Languì spirando e sospirò languendo.
Indi l’afflitte luci al cielo affisse
E semivivo lagrimando disse:

P.a
Crude stelle ah sorte ria
Qual destin di morte l’armi
A voi diè per involarmi
Il mio ben la gioia mia
2.a
Morte ingrata invido fato
Hanno spento lo splendore
Del mio sol nelle prim’hore
Perch’io viva tormentato.
3.a
Distempratevi in un rio
Occhi miei né date posa
Al dolor onde pietosa
Risponda eco al pianto mio.
4.a
Vostro corso onde fermate
Muti sassi rispondete
Monti fonti homai piangete
Duri scogli lagrimate.
5.a
Finché spiro et havrò vita
Benché morta t’amerò
Né languendo lascerò
D’adorart’incenerita.
6.a
Il mio foco sarà eterno
Fiano eterni anche i sospiri
E tra fiamme e tra martiri
La mia vita un vero inferno.

Così disse il meschino e sospirando
Parve ch’inun sospir l’alma spirasse
Onde mosse a pietade
V’accorsero le fiere e lagrimando
Volsero accompagnare il suo dolore
Pianser gl’augelli con amaro pianto
E fu commune anche ad Amore il pianto.