Scheda n. 4244

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1660-1690

Titolo

Chi non sa che la bellezza / [Alessandro Stradella]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Stradella, Alessandro (1639-1682)
possessore: Malipiero, Gian Francesco (1882-1973)

Fa parte di

D. Ales.o Stradella (n. 4241/2)

Redazione

[Venezia : copia, 1661-1690]

Descrizione fisica

1 partitura (c. 7v-10r) ; 24x34 cm

Filigrana

Non rilevata

Note

Correzioni a c. 8v, in corrispondenza dell’arioso "Che non fa piaga mai senza dar morte".

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: (aria, re maggiore, 3/2)
Chi non sa che la bellezza
1.2: (aria, re maggiore, 6/8)
Già Troia ruvina
2.1: (recitativo, c)
Nuota in mar di sangue
2.2: (arioso, 3/2)
Che non fa piaga mai senza dar morte
2.3: (recitativo, c)
Quanti famosi eroi
3.1: (aria, mi minore, 3/2)
Di chi langue di chi more
4.1: (recitativo, c)
Africano ove sei
4.2: (arioso, re maggiore, c)
Non a vincer gl'acciar ma la bellezza

Trascrizione del testo poetico

Chi non sa che la bellezza
Tiranneggi un core amante
Miri un Giove, un Dio tonante
Fatto servo a sua fierezza.
Si trasforma in cigno e in toro,
In Tessaglia in nube oscura
E di Danae la figura
Fa cangiarlo in pioggia d’oro.
Già Troia ruvina
Per greca beltà
L’ondosa marina
Vermiglia si fa.

Nuota in mar di sangue
Ch’in pelago d’amor spiega le vele
Perché lo stral crudele
Ch’avventa la bellezza è così forte
Che non fa piaga mai senza dar morte.
Quanti famosi eroi
Che calpestan le stelle
Scherno di luci belle
Lungo le rive algenti
Di rapido ruscel guidan gl’armenti.
Quel superbo roman ch’in Asia regge
Vede fuggire dal Nilo
L’adorata Regina,
Lascia la pugna e lascia
Il trionfo del mondo anche in ruvina.

Di chi langue, di chi more
Nulla cura e pene e pianti
Delle schiere egre e spiranti
Più non ode il rio tenore.
Oh folle non s’avventa
Che per seguir un volto un mondo cede.

Africano ove sei?
Tu ben merti trofei d’eterna gloria
All’ora che la vinta
Bellezza a te s’inchina
Più che quando ruvina
Dell’emula di Roma al fato altero
Oh che degno d’Impero
Sol quel cor che s’avvezza
Non a vincer gl’acciar ma la bellezza.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Vgc - Venezia - Biblioteca della Fondazione "Giorgio Cini"
fondo Malipiero
collocazione MAL T 272.2

Scheda a cura di Giulia Giovani
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