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Titolo
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Legami a persone
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Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Titolo uniforme
Organico
Descrizione analitica
S, Son io son io pur quella
S, Pastorelli non v'accendete
S, Povero forsennaato quanto mi fai pietà!
S, Un lampo del mio sdegno in campo scenderà
Trascrizione del testo poetico
Son io son io pur quella
Clori ninfa del bosco altera e cruda?
Quella che tanto amata amar non voglio
Quella che co’ miei sguardi
d’ogni più fiero cor domai l’orgoglio
Si quella il giuro e l’alto sdegno mio
Filen tu proverai quella son io
Perfida che pretendi?
Ch’io sospiri per te
Folle non sai che se il facessi mai
Attonita e sdegnata
Tremerebbe d’orror l’alma ritrosa
Tu l’oggetto più caro agl’occhi miei?
Tu l’amato mio ben ma tu chi sei?
Non ti sovvien quando del vero amica
A quanti sospirar per me mirai
Per genio di pietà così parlai?
Pastorelli non v’accendete
Se vedete lusinghiero
L’occhio nero balenar.
Scherza il ciglio col baleno
D’un sereno sguardo amato
Poi superbo poi sdegnato
Si prepara a fulminar.
Povero forsennato
Quanto mi fai pietà!
Che vuoi? Che pensi?
Che sognasti? Che speri?
Tutto sparve svanì?
Sorda qual sasso i tuoi sospir derido:
Tel dissi io pur, tu nol credesti io rido
Tu supplice al mio piede io non t’ascolto
Tu costretto a morir? si duro e forte
M’assiste il core in seno
Che crudel mirerei fin la tua morte
Deriso amante andrai
Tra ninfe e tra pastori
E il bersaglio sarai
Del temuto fatal sdegno di Clori.
Un lampo del mio sdegno in campo scenderà
E il perfido e l’indegno
Al piè mi stenderà.
Così del mio rigore
Timore più non avrà
Così del suo?? dolore
L’amato fin godrà.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Ms 471-E 82/7.9
Scheda a cura di Alessia Silvaggi