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Legami a persone
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Redazione
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Titolo uniforme
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Descrizione analitica
S, Quanto piace agl’occhi miei
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S, Sai perché tanto t’amo
S, Il pallor che porta Irene
Trascrizione del testo poetico
Quanto piace agl’occhi miei
Languidetta violetta
Il tuo bel natio pallor.
Scolorita qual tu sei
Sì m’alletti e mi diletti
Ch’io non penso ad altro fior. Da capo
Sai perché tanto t’amo
Perché quel tuo gentil dolce colore
E’ l’insegna d’amore e quando io veggio
La pallidezza tua tenera e mesta
Vado fra me dicendo:
S’io che pallido son tant’amo Irene
Di qu[a]lche fior forse anche amante è questa.
Poi dico: e se la pallida viola
Ama il croco, o il giacinto, o l’amaranto
Irene che nel volto ha l’aria istessa
Forse chi sà langue d’amore anch’essa
Ma di che mi lusinghi o violetta
Pallido io sono e il mio pallor ben dice
L’innamorata mia misera brama
Ma pallida ti veggio e amor non senti
Pallida è la mia bella e me non ama. Segue
Il pallor che porta Irene
No non è color d’amore
Se quel core amor non sà.
Se non pena alle mie pene
Né si duol del mio penar
È pallor di crudeltà. Da capo / Fine
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collocazione 34.5.11.8
Scheda a cura di Francesca Muccioli