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Legami a persone
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Redazione
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Bibliografia
Descrizione analitica
Sorge vermiglia in ciel la bella Aurora
Nasce il sole ed io sospiro
Ah Silvia tu sei quella
Ardi, svena, impiaga, atterra
Trascrizione del testo poetico
Sorge vermiglia in ciel la bella Aurora,
Ed io dolente all’ora
Per crudeltà d’amor, di pena in pena,
Mi vò struggendo, oh Dio,
Senza sperar pietà del dolor mio.
Quando tra l’ombre poi espero luce
Raddoppiarmi allor sento
Il mio fiero tormento,
E così passo sempre i giorni e l’ore
E quando nasce il sol, e quando muore.
Nasce il sole ed io sospiro
Perché miro
Che l’ingrata pastorella
Sempre lungi da me và.
Muore il sole e allor io sento
Un tormento
Che nel seno il cor vien meno,
Se non ha di me pietà.
Nasce il sole ed io sospiro...
Ah Silvia tu sei quella
Crudele pastorella,
Che sazia ancor non sei di tormentarmi?
Se a pascere l’armento io ti ritrovo
Il mio diletto egl’è di rimirarti,
Ma quando alla capanna fai ritorno
Perdo tutto il piacer di vagheggiarti.
Se ti seguo mi fuggi,
Se ti parlo d’amor fiera e spietata
Mi schermisci e m’offendi
E la pace al mio cor vieti e contendi.
Ma se sapessi almeno
Come placare un dì la tua fierezza!
Oh Dio! Che posso sol nel mio martire
Amarti col sperare e col soffrire.
Ardi, svena, impiaga, atterra
Sino il Ciel, i Dei, la terra
Sveglia pur contro di me.
Con martir, pena e dolore
L’odio, l’ira e ’l tuo rigore
Sazia pure ma costante
Sarà sempre la mia fè.
Ardi, svena, impiaga, atterra...
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Foà
collocazione Foà 28.59
Scheda a cura di Giulia Giovani