Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Recitativo e aria di Scanderbeg nell’opera omonima (II,9) RV 732, data a Firenze nel giugno 1718; il testo dell’aria "Con palme ed allori" è concordante con quella di Zelinda in Teuzzone (III,1) RV 736, dato a Mantova nel dicembre 1718. A c. 117r, in alto a destra, indicazione "9"; correzioni alle cc. 120r e 123r; a c. 121r, in alto a destra, indicazione "10".
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Bibliografia
Descrizione analitica
Scanderbeg, Ormondo, Ormondo ti scordasti
Scanderbeg, Con palme ed allori
Trascrizione del testo poetico
[Scanderbeg]
Ormondo ti scordasti
Che sei mio duce e mio vassallo? Il brando
Che cingi a’ fianchi tuoi
Tutto a me l’obligasti, e tutto è mio,
Né cingerlo tu puoi
Fuori che pe’l tuo Prence, e pe’l tuo Dio.
[Ormondo]
È vero, ma...
[Scanderbeg]
...or vedi in qual impegno
Col publico interesse
Posa mia gloria un tuo privato sdegno.
[Ormondo]
Signore, ecco al tuo piè...
[Scanderbeg]
... sorgi d’oblio
Spargo le colpe tue per l’avvenire
Meglio l’ardir, meglio la man s’adopre.
[Ormondo]
Farò che ’l brando mio
[Scanderbeg]
Non più taccia la lingua e parlin l’opre.
Torna in Troia...
[Ormondo]
... e tu resti?
[Scanderbeg]
Io coperto da questi
Selvaggi orrori alle nemiche tende
M’avanzerò per misurar d’appresso
Le tracie forze, e regolar me stesso.
Con palme ed allori
M’invita la Gloria,
Con serti di fiori
M’alletta l’Amor.
Amante e guerriero
Con doppia vittoria
Di render io spero
La pace al mio cor.
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Foà
collocazione Foà 28.42
Scheda a cura di Giulia Giovani